La redazione del Corriere della Sera ha deciso di scioperare per difendere "le garanzie" per una "informazione libera"

Il comitato di redazione del Corriere della Sera, cioè l’organo sindacale unitario dei giornalisti del quotidiano, ha risposto alla lettera del direttore con questo duro comunicato nel quale annuncia i due giorni di sciopero immediato e altri a venire.
L’assemblea dei redattori ha deciso lo sciopero “per rispondere all’attacco che il Direttore ha mosso contro le tutele e le regole che garantiscono la libertà del loro lavoro e, di conseguenza, l’indipendenza dell’informazione che il giornale fornisce. Invitati a un tavolo di trattativa sulla multimedialità, i componenti del Cdr non hanno trovato nemmeno un inizio di confronto, ma soltanto una lettera nella quale il Direttore sanciva, fra l’altro, che «l’insieme degli accordi aziendali e delle prassi che hanno fin qui regolato i nostri rapporti sindacali non hanno più senso».
Altro fatto respinto dai giornalisti il fatto che la lettera “si chiudeva intimando che «se non ci sarà accordo, i patti integrativi verranno denunciati, con il mio assenso». Tale approccio è in aperto e ingiustificato contrasto con il senso di responsabilità mostrato dalla Redazione nella gestione dello stato di crisi e nell’introduzione di tutte le iniziative editoriali proposte da questa direzione in due anni”.
Altra considerazione: “La battaglia che i redattori del Corriere hanno intrapreso vuole riportare il giornale al suo ruolo leader attraverso un’informazione libera e autorevole che non può prescindere dalle garanzie per ciascun giornalista. Chi scrive deve poterlo fare senza pressioni, minacce, ricatti. Questo è l’impegno che offriamo ai lettori”.
Conclusione: “Il Cdr e i giornalisti del Corriere della Sera chiedono che il Direttore riveda una posizione pregiudiziale che per la Redazione è irricevibile e torni a un confronto rispettoso dei rapporti sindacali”.

Leggi l’articolo originale da: Corriere.it

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