Quanti erano nel 2019 gli italiani a lavorare in smart working? Meno di un milione, che rapportato al numero di lavoratori italiani corrisponde al 3%.
A seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 in poco più di due mesi si è registrato un passaggio dal 3% al 34% di lavoratori in modalità remote working operanti in Italia secondo i dati emersi dal Rapporto Coop 2020.
Smart working o in telelavoro: la differenza
Prima di conoscere le 5 regole per lo smart working perfetto è importante avere chiara la differenza tra smart working e telelavoro.
Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di lavoro senza vincoli di orario o di spazio. Attraverso un accordo tra dipendente e datore di lavoro, l’attività lavorativa viene impostata “per obiettivi”.
Il lavoro agile mira a favorire la crescita produttiva del lavoratore permettendogli di conciliare i tempi della propria vita privata e quella professionale. Diversamente, nella modalità telelavoro il lavoratore è vincolato a lavorare con le stesse responsabilità e gli stessi orari proprio come se lavorasse nella sede dell’azienda.
A cambiare è solamente il luogo fisico in cui svolge l’attività lavorativa ovvero presso la propria abitazione.
Smart working: pro e contro
Lo smart working ha i suoi pro e contro, con indubbi vantaggi ma anche qualche rischio e svantaggio. Se non ci si impone delle regole, il lavoro agile può diventare più stressante, si può rischiare di lavorare di più e si fa fatica a staccare la spina.
Senz’altro lavorare secondo le proprie esigenze, senza vincoli temporali, porta dei benefici come potersi dedicare di più agli affetti e ai propri hobby ma il rovescio della medaglia è quella di sentire la mancanza dei propri colleghi e la necessità di uscire fuori dal contesto casalingo.
Ecco quindi le 5 regole per lo smart working perfetto
Per vivere a pieno dei benefici dello smart working è importante:
1) Scegliere la giusta postazione
La postazione di lavoro è un aspetto da non trascurare. È fondamentale che sia sempre pulita ed ordinata, illuminata da luce (meglio se proveniente da una fonte naturale), che sia dotata di una seduta comoda e che l’ambiente venga fatto arieggiare spesso.
2) Non isolarsi
Smart working non significa isolamento e la tecnologia ci viene in aiuto in questo senso. Organizzare delle videocall con i colleghi ritagliandosi dei momenti di socialità seppur a distanza aiuta l’umore e la produttività.
3) Mantenere le proprie abitudini
Comportarsi come da abitudine ad esempio facendo delle piccole pause per un caffè o uno spuntino mantiene attiva la concentrazione ed evita di affaticarsi.
4) Utilizzare gli strumenti giusti
Google Calendar, Skype, Zoom, Spotify sono solo alcuni degli strumenti utili allo smartworking. Utilizziamoli!
5) Scegliere una connessione internet in fibra ottica ftth
Per lavorare in smart working senza stress è necessario avere una connessione internet veloce. L’ideale è la fibra ottica FTTH sta per “Fiber to the Home” anziché FTTC sta per “Fiber to the Cabinet”, ossia “fibra fino al cabinato”.
a fibra ottica ftth garantisce maggiore stabilità della connessione, prestazioni elevate e basso impatto ambientale mentre la fibra ottica fttc è instabile e limita il segnale a causa della banda in rame utilizzata nell’ultimo tratto.