Libero e l’articolo su Nilde Iotti “bella emiliana simpatica e prosperosa”. Critiche dall’Ordine dei Giornalisti

Libero e l'articolo su Nilde Iotti "bella emiliana simpatica e prosperosa". Critiche dall'Ordine dei Giornalisti
L’incipit dell’articolo su Libero

MILANO  –  Nilde Iotti “una bella emiliana simpatica e prosperosa, come solo sanno esserlo le donne emiliane. Grande in cucina e grande a letto. Il massimo che in Emilia si chiede a una donna”: queste le parole che la penna di Giorgio Carbone sul quotidiano Libero ha dedicato alla prima presidente della Camera donna. Un articolo in occasione della fiction andata in onda su Rai1 a vent’anni dalla scomparsa della politica emiliana.

Il pezzo è subito rimbalzato sulla rete e sui social e il Consiglio Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti l’ha stigmatizzato: “La trasmissione della fiction su Nilde Iotti, a venti anni dalla scomparsa, offre al quotidiano Libero un’altra opportunità per violare le regole principali deontologiche. Sessismo e omofobia: il giornalismo è un’altra cosa. Il riferimento fatto a una grande statista, prima donna in Italia a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato, è volgare e infanga con cinismo e allusioni becere tutte le donne italiane, non solo la prestigiosa figura di Nilde Iotti. Abbiamo già provveduto a segnalare al Collegio di Disciplina territoriale competente questo nuovo infortunio del quotidiano milanese”, hanno dichiarato in una nota Carlo Verna e Guido D’Ubaldo, presidente e segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

Sul caso si sono espressi anche le commissioni Pari Opportunità di Fnsi, Usigrai, Ordine dei giornalisti e l’associazione Giulia giornaliste: “Partigiana. Madre costituente. Prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera: Nilde Iotti, di cui ricorre in questi giorni il ventesimo anniversario della scomparsa, ha aperto la strada a molte che, dopo di lei, hanno scelto di partecipare all’attività politica. In vita ha goduto della stima di compagni di partito e avversari politici. Il quotidiano Libero, commentando la fiction a lei dedicata, la etichetta comeuna bella emiliana simpatica e prosperosa, come solo sanno esserlo le donne emiliane. Grande in cucina e grande a letto. Il massimo che in Emilia si chiede a una donna”. Non solo: presentando l’attrice (Anna Foglietta), l’articolista la definisce “una romana bella e soda, chiamata a interpretare la più soda presidentessa della Camera”. Ancora una volta il giornale diretto da Pietro Senaldi, con la direzione editoriale di Vittorio Feltri, si distingue in quanto a misoginia e sessismo”, hanno scritto in una nota. (Fonti: Ansa, Ordine nazionale dei giornalisti, Libero)

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L’articolo di Giorgio Carbone
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