Metaverso il futuro dell’umanità secondo Zuckerberg: fuori la realtà, dentro un mondo immaginario

Mark Zuckerberg sostiene che in futuro l’umanità si sposterà nel metaverso, lascerà alle spalle la realtà in favore di un mondo di nostra creazione che controlleremo totalmente. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, il fondatore di Facebook, che ha scommesso tutto sull’idea di un mondo virtuale onnicomprensivo. Inclusa la ridenominazione della sua azienda Meta, ha parlato con il podcaster tecnologico Lex Fridman su una serie di argomenti, incluso il futuro del metaverso.

Mark Zuckerberg e il metaverso

Sostiene che ci sarà un momento in cui i mondi virtuali saranno talmente coinvolgenti e pratici che nessuno vorrà lasciarli e quello sarà il momento del metaverso. Attualmente questi scenari di realtà virtuale non sono ancora a quel livello, ha spiegato, ma molte persone vivono già gran parte della loro vita nel mondo digitale, proprio su schermi 2D. “Non c’è mai stato un momento migliore per costruire il futuro. E’ una versione immersiva di internet, in cui invece di guardare qualcosa attraverso lo schermo è come se la stessimo vivendo di persona”.

Meta prevede di impegnare i prossimi 5-10 anni costruendo un mondo virtuale coinvolgente. Che include profumo, tocco e suono così da permettere alle persone di perdersi nella realtà virtuale. Zuckerberg di recente ha rivelato un sistema di intelligenza artificiale che può essere utilizzato per creare mondi completamente personalizzati secondo il proprio design. Poi sta lavorando su avatar realistici nonché per facilitare la comunicazione a un audio spaziale.

Cos’è il metaverso

Nella versione del metaverso attualmente disponibile da Meta, gli umani sono rappresentati da avatar senza gambe. Ma Zuckerberg afferma che le versioni future saranno più realistiche. Ma i recenti commenti a Fridman indicano che mentre Meta sta realizzando il metaverso, ciò che le persone ora utilizzano è semplicemente un mondo virtuale complesso. Gli ultimi dibattiti sul concetto di metaverso fanno pensare che anziché un luogo virtuale  sia in realtà un “punto nel tempo”. 

Zuckerberg ha ipotizzato che entro i prossimi cinque anni, tutte le cose che otteniamo dall’incontro di persona, o anche durante le videochiamate, possono essere replicate nella realtà virtuale. Afferma che nel Metaverso saremo in grado di fare tutto quello che possiamo immaginare: incontrare amici, lavorare, imparare, giocare, fare acquisti e soprattutto creare. “Ciò che mi interessa è costruire la tecnologia per aiutare le persone a interagire tra loro”.

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