Monti ha chiesto aiuto a Jovanotti? Berlusconi: dovere aiutare Minetti

Sempre peggio la produzione  industriale e Monti chiede aiuto a Jovanotti,  cala la Borsa del 3,4%, sale lo spread a 379, Imu sempre caos, 56 milioni di fondi neri a Pavia in territorio Lega – Cl e sanità, continua il balletto dei numeri sulla pelle degli esodati: Elsa Fornero si aggrappa a 65 mila, ma il Mattino denuncia che solo alle Poste di Napoli sono 20 mila.

Continuano i suicidi di imprenditori e il Fatto Quotidiano ne annota “tre un un solo giorno”. Sembra un male europeo. La International Herald Tribune, edizione mondiale del New York Times, ci apre l’edizione di oggi e accomuna, in questo triste elenco Italia, Grecia e Irlanda.

Il crollo della produzione industriale, che ai tempi di Berlusconi avrebbe fatto titolo di apertura, è una caccia al tesoro. A dare l’allarme è stato il Centro studi della Confindustria. La notizia papale papale ce l’ha in prima solo il Sole 24 Ore: “Produzione, continua la discesa: a febbraio -6,8% sul 2011, il calo maggiore dal 2009”. Repubblica ha un titolo in economia, sul Corriere c’è l’indagine Mediobanca-Unioncamere: “Imprese pessimiste, meno ricavi. La stretta del credito fa paura”. Repubblica, la Stampa, il Messaggero richiamano la crisi in prima pagina nei sopra-titoli. Solo l’Agi elenca il crollo della produzione fra le cause del malessere in Borsa. La Repubblica non ha dubbi che è “Effetto Spagna”, per la Stampa sono Spagna e Cina, per il Sole 24 Ore sono “la frenata del pil cinese, i dati macroeconomici Usa e nuovi timori per le banche.

Il Corriere della Sera si gira di là e apre con “le proposte di Passera su infrastrutture e pagamenti alle aziende” e sogna: “Crescita, il Governo si muove”.

Napolitano lancia la fatwa contro gli evasori “indegni dell’Italia” e ha ragione. Ma tutti i dipendenti e i pensionati che al Fisco non possono sfuggire sono sicuri di non invidiare un po’ gli evasori, specie dopo quel che si legge sui giornali di questi giorni, anzi proprio di oggi? I partiti incassano centinaia di milioni, talmente tanti che non sanno cosa farne e se li rubano capi e gregari, mentre la sanità, la cui spesa è esplosa dopo il decentramento alle Regioni, sembra essere il cuore del malaffare, come sembra apparire dalla notizia che la Fondazione Maugeri, di Pavia, aveva messo da parte 56 milioni di euro di fondi neri come “importante affidamento sulle entrature politiche” (Corriere della Sera): tradotto dal longobardo all’italiano significa mazzette. Il Messaggero riscatta i romani e titola: “Sanità al Nord, nuovo scandalo”.

La notizia più sconvolgente ce l’ha in prima pagina Libero: Mario Monti “vuole ingaggiare Jovanotti per rifarsi l’immagine”. Libero cita il settimanale L’Espresso, sulla cui edizione on line non si trova traccia come non se ne trova su Repubblica. Secondo Libero Jovanotti avrebbe detto no a Monti, che si sarebbe poi rivolto a Fiorello con uguale risultato per doversi poi accontentare del figlio di Piero Angela, Alberto. Speriamo sia uno scherzo.

Ma con uno che ha di sé la visione che ha Monti, più alta persino di quella che di sé ha Berlusconi (ma con ben altri successi alle spalle), non ci sarebbe da stupirsi. Basta leggere i sibili che affiorano dagli articoli di Francesco Verderami sul Corriere della Sera (“I timori del Professore nella palude politica”) e Claudio Tito su Repubblica (Monti teme la Grande Palude”). Mosè era più sobrio: “Il mio compito è salvare il Paese. Sono stato chiamato per questo, per metterlo in sicurezza. Devo essere chiaro”.

A proposito di Berlusconi, ormai fa tenerezza. Si è fatto intervistare dal Giornale di suo fratello Paolo, che lui stesso contribuì a fondare, che apre a tutte colonne con questo titolo”Il mio aiuto a quelle ragazze. La [Nicole] Minetti e le gemelle [Eleonora e Imma Di Vivo] in difficoltà per colpa dei pm. Sono vittime di una aggressione giudiziaria. È un dovere non lasciarle sole. Soldi trasparenti”.

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