Social nel mirino. Stavolta tocca a Tik Tok, la piattaforma di condivisione di video lanciata in Cina nel 2016; una piattaforma che ha 1,1 miliardi di utenti attivi in tutto il mondo. In Italia sono 19 milioni gli utenti mensili. L’incasso della piattaforma, escluse le App di Gaming, è tra i maggiori a livello mondiale: 110 miliardi di dollari. Ora la tegola.
Dopo l’iniziativa USA per imporre l’alt a Tik Tok, l’azienda ha incontrato un altro grosso problema: l’Antitrust ha sanzionato il social network per 10 milioni di euro dopo aver accertato “inadeguati controlli della società sui contenuti che circolano sulla piattaforma”. Il riferimento è in particolare ai contenuti “che possono minacciare la sicurezza di soggetti minori e vulnerabili e che vengono sistematicamente riproposti agli utenti in base alla loro profilazione algoritmica. Stimolando, in questo modo, un uso sempre crescendo del social network”.
Immediata la difesa cinese. Un portavoce di Tik Tok ha replicato all’Antitrust dichiarandosi “in disaccordo”: “Il contenuto della così detta ‘cicatrice francese‘ registrava una media giornaliera di solo 100 ricerche in Italia prima che l’Agcom annunciasse l’avvio delle indagini l’anno scorso”. Tik Tok insiste: “Da tempo abbiamo ridotto la visibilità di tali contenuti agli utenti di età inferiore ai 18 anni, escludendoli anche dalla pagina dei Per Te”.
Secca la risposta del governo cinese agli USA: “Gli USA devono mettere fine alle pressioni per escludere ingiustamente le aziende straniere dai loro mercati”. È il caso di ricordare che gli appassionati di Tik Tok hanno protestato a Washington dopo che la Camera USA ha approvato una legge che potrebbe vietare il social nel Paese dove conta 170 milioni di utenti. La misura statunitense ha concesso 6 mesi alla azienda cinese ByteDance per vendere la piattaforma che, altrimenti sarà bandita.
LA CICATRICE FRANCESE
Ovvero la sfida autolesionista diffusa tra i giovani che consiste nel creare lesioni sulla guancia stringendola fortemente. Una sfida che provoca vittime tra gli adolescenti. Tik Tok, secondo il garante, non ha rispettato pienamente le linee guida di cui è dotata e che ha reso note ai consumatori rassicurandoli che la piattaforma è uno spazio sicuro. Anche il Codacons si è espresso a favore della decisione.
LIBERARSI DI TIK TOK È UNA COSA BUONA PER IL CERVELLO
È l’opinione dei più, in testa il quotidiano dei Vescovi che è convinto “che Tik Tok, Instagram e gli altri hanno fatto tesoro di decenni di ricerche sul funzionamento dei meccanismi di motivazione- ricompensa del cervello umano. E hanno perfezionati i loro metodi grazie a una raccolta di dati sul comportamento delle persone che non ha paragoni nella storia della umanità ”. Di qui il desiderio di liberarsi di Tik Tok e dintorni.