Nielsen: 2012 anno nero della pubblicità, -14,5%. Mercato ai livelli del 1991

Nielsen: 2012 anno nero della pubblicità, -14,5%. Mercato ai livelli del 1991
Nielsen: 2012 anno nero della pubblicità, -14,5%. Mercato ai livelli del 1991

SANTA MARGHERITA DI PULA (CAGLIARI) – Il 2012 è stato l’anno nero della pubblicità: in Italia sono calati del 14,5% gli investimenti pubblicitari. Per la prima volta dal 2003 si è scesi sotto la soglia degli 8 miliardi di euro: a 7,44 miliardi. Al netto dell’inflazione, siamo ai livelli del 1991.

Non va meglio nel primo trimestre 2013: il fatturato complessivo si è fermato a poco meno di 1,7 miliardi di euro con una variazione del 18,9% rispetto allo stesso periodo del 2012. I dati sono stati illustrati da Nielsen, l’azienda di misurazione e analisi di acquisti e consumi, durante la presentazione al Forte Village di Santa Margherita di Pula di un nuovo strumento per misurare l’efficacia del messaggio pubblicitario sul web, la piattaforma Nielsen Online campaign ratings.

Un decremento, quello pubblicitario, che ha coinvolto tutti i mezzi di comunicazione, a cominciare dai periodici -18,4%, quindi i quotidiani -17,6%, la Tv -15,3% e la radio -10,2%. In controtendenza il mercato su internet che è in espansione con un +5,3%, mentre è emergente il settore smartphone e mobile con un +13% in Italia dove si registra il 62% di penetrazione dello strumento.

In ambito europeo, dove il calo della pubblicità è stato più contenuto, -4,2%, l’Italia non è il Paese messo peggio: in Spagna infatti si registra un decremento del 18%, sopra la media Ue invece la Francia con -3,5%.

La contrazione del budget ha coinvolto quasi tutti i settori, tra i quali l’alimentare (-15,9%) e l’automotive (-15,7%), ma anche le telecomunicazioni (-18%), mentre turismo e viaggi fanno l’eccezione con un segno positivo (+5,1%). Anche se cala il quantitativo del budget destinato alla pubblicità, tiene sostanzialmente il numero degli inserzionisti, ma sempre grazie ad un +20% su internet.

”Il mercato pubblicitario vale nel mondo 557 miliardi di dollari ed è un mercato in crescita soprattutto grazie al traino degli Stati Uniti – ha sottolineato Roberto Pedretti, Managing Director di Nielsen Italia – Tra le situazioni che hanno segnato un rallentamento c’è l’Asia, dove ci sono state restrizioni della pubblicità che hanno riguardato la Cina”.

Nielsen ora vuole misurare i risultati ottenuti dalle campagne pubblicitarie su internet. ”Per questo Nielsen ha investito su questo nuovo strumento on line – ha spiegato Luca Bordin, General manager media sales and solution di Nielsen – Attraverso Facebook come data provider, il sistema, con una validazione dei cookies, riesce ad ottenere dati aggregati per sesso ed età in forma anonima e criptata che permettono di seguire anche compagnie piccole e con dettaglio sito per sito, giorno per giorno e per target demografico”.

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