Playboy addio? Potrebbe finire nelle mani di una società di investimenti

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Hugh Hefner con le “conigliette” di Playboy (foto Ansa)

LOS ANGELES – Playboy rischia di non apparire più in edicola. La mitica rivista per uomini creata nel 1953 da Hugh Hefner, morto lo scorso settembre, potrebbe infatti passare nelle mani della Rizvi Traverse, una società di investimenti.

“Vogliamo concentrarci su quello che chiamiamo ‘il mondo di Playboy’, molto più vasto di una piccola pubblicazione che è un’eredità del passato”, ha detto Ben Kohn, esponente di spicco di Rizvi Traverse, al Wall Street Journal. La società sarebbe intenzionata a rilevare il 35% in mano agli eredi di ‘Hef’.

Il 2018 potrebbe così diventare l’anno che segnerà la trasformazione di Playboy da una “attività imprenditoriale del settore media” ad una “compagnia che gestisce il marchio” celebre in tutto il mondo. Secondo il WSJ, il magazine negli ultimi anni ha chiuso ogni esercizio con perdite attorno ai 7 milioni di dollari.

I sei numeri della rivista che vengono pubblicati ogni due mesi raggiungono livelli di vendite lontanissimi rispetto ai record toccati negli anni d’oro, con i 5,6 milioni di copie venduti nel 1975. Negli ultimi anni sono state rare le volte in cui si è superato il mezzo milione complessivo.

“Potremmo giustificare le perdite facendo riferimento al valore di mercato, ma bisogna comunque guardare avanti. Non sono sicuro che la carta stampata sia il modo migliore per comunicare con i nostri fruitori”, ha aggiunto Kohn.

Nel 2016, come è noto, Playboy aveva preso la rivoluzionaria decisione di eliminare le foto di nudo dalle proprie pagine. Lo scorso anno, però, è arrivata la marcia indietro. Ma nemmeno questa sembra essere servita a risollevare le sorti della storica rivista.

 

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