BRUXELLES – L’Unione europea ha lanciato la riforma della legge sulla protezione dei dati che istituisce anche il ”diritto ad essere dimenticati” dalla Rete, sara’ cioe’ possibile cancellare i post sui social network. Presentata dalla Commissaria alla Giustizia Viviane Reding, la proposta permettera’ ”lo sviluppo del mercato unico globale” attualmente frenato dai timori sulla sicurezza della privacy in rete. Consentira’ risparmi per le aziende europee per 2,3 miliardi di euro l’anno.
Il vantaggio di avere un regolamento unico valido in tutti i paesi sara’, secondo la commissaria Reding, quello di aumentare la fiducia dei cittadini europei, che attualmente per il 72% sono preoccupati per l’uso dei dati personali forniti in rete e ”quindi si scoraggiano” al momento di fare acquisti o utilizzare servizi online.
Allo scopo di aiutare le imprese Reding ha annunciato che le regole saranno semplificate per le Pmi, intese come le aziende fino a 250 lavoratori, e le start-up ”saranno esonerate da alcune regole” come ”ad esempio l’obbligo di nominare funzionari per la protezione dati”.
Una delle principali novita’ sara’ il fatto che ogni cittadino potra’ rivolgersi all’authority nazionale che funzionera’ da sportello unico per qualsiasi reclamo o richiesta. Tale authority dovra’ essere, ha sottolineato Reding, ”forte e indipendente tanto dalla politica quanto dall’industria” ed avra’ il compito di applicare le sanzioni, che saranno calcolate come percentuale del fatturato. Il regolamento si applichera’ a tutti i fornitori di servizi, anche se la loro sede e’ extra-europea. ”Anche le societa’ americane – ha affermato Reding – hanno filiali europee e devono applicare il diritto europeo, come tutti i soggetti che fanno affari nella Ue”.