Rai, addio calcio in tv (Mondiali, Coppia Italia…). I vincoli pubblicitari della nuova concessione

Rai, addio calcio in tv (Mondiali, Coppia Italia...). I vincoli pubblicitari della nuova concessione
Rai, addio calcio in tv (Mondiali, Coppia Italia…). I vincoli pubblicitari della nuova concessione

ROMA – Rai, addio calcio in tv (Mondiali, Coppia Italia…). I vincoli pubblicitari della nuova concessione. L’approvazione a lungo rimandata da parte del Consiglio dei Ministri della nuova convenzione tra lo Stato e la Rai è stata salutata positivamente come l’avvio necessario per la svolta a lungo attesa. Peccato che la svolta significhi anche meno risorse, meno soldi per contrastare la concorrenza e per assicurarsi i diritti tv di eventi di largo seguito (non sarebbe servizio pubblico?) come i Mondiali di calcio, la Coppa italia, fra le poche manifestazioni ancora disponibili in chiaro e non a pagamento sulle pay tv.

Il problema riguarda i nuovi vincoli stabiliti nella concessione che definisce gli ambiti del servizio pubblico in tema di affollamento pubblicitario. Nota infatti Claudio Plazzotta su Italia Oggi (“Rai, a rischio 450 mln di risorse”), che nel testo della concessione decennale che dovrà passare al vaglio della Commissione vigilanza Rai “sembrano esserci ulteriori vincoli penalizzanti per la tv pubblica e relativi all’affollamento pubblicitario” e dopo l’entrata in vigore della concessione (dal 1° maggio 2017), “il limite di affollamento del 4% orario settimanale potrebbe valere per ogni singolo canale della Rai. Non sarà più possibile operare, invece, come fatto finora: ovvero, calcolare il 4% su una media degli affollamenti di tutti i canali Rai”.

Un semplice calcolo che aggiorni i ricavi secondo i nuovi limiti agli spot denuncia un calo della sola raccolta di 150 milioni. Per ora, una nota di Viale Mazzini, spiega che il Consiglio di amministrazione Rai, riunitosi ieri in seduta straordinaria sotto la presidenza di Monica Maggioni e alla presenza del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, ha analizzato il testo dello schema di Concessione dell’esercizio del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale deliberato venerdì dal Consiglio dei ministri.

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