Rai, il presidente Marcello Foa annuncia dimissioni da RaiCom e Rai Pubblicità Rai, il presidente Marcello Foa annuncia dimissioni da RaiCom e Rai Pubblicità

Rai, il presidente Marcello Foa annuncia dimissioni da RaiCom e Rai Pubblicità

Rai, il presidente Marcello Foa annuncia dimissioni da RaiCom e Rai Pubblicità
Rai, il presidente Marcello Foa annuncia dimissioni da RaiCom e Rai Pubblicità

ROMA – Il presidente della Rai, Marcello Foa, e i consiglieri d’amministrazione Rai Beatrice Coletti, Igor De Biasio e Giampaolo Rossi, hanno annunciato le dimissioni dal Consiglio d’amministrazione di RaiCom e Rai Pubblicità in apertura della riunione odierna del Cda Rai, come segno di “rispetto per le istituzioni parlamentari” e pur ribadendo “l’assoluta legalità, la piena coerenza statutaria e ragionata esigenza organizzativa e di controllo di Gruppo” che aveva determinato l’accettazione dell’incarico in RaiCom.

Anzaldi, dialogo Pd-M5s porta a ritorno legalità. “Foa si dimette da RaiCom: il dialogo istituzionale Pd-M5s obbliga la Rai al ritorno alla legalità. Ancora poco ma è un primo passo. Ora ristabilire pluralismo informazione e rispetto vero professionalità interne contro l’infornata di esterni politicizzati e senza curriculum”. Lo scrive su twitter il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai.

Vigilanza, un codice etico per uso social da dipendenti. Un codice di condotta per i dipendenti Rai nell’uso dei social. A metterlo a punto sarà la Commissione di Vigilanza Rai, a seguito delle polemiche nate dopo il tweet della giornalista del Tg2 Anna Mazzone sul caso Sea Watch (ha dato della “crucca” a Carola Rackete e irriso i parlamentari Pd). Il tema è stato affrontato oggi nell’Ufficio di Presidenza della bicamerale, che ha affidato l’incarico di scrivere il documento al deputato Pd, Michele Anzaldi.

L’obiettivo – si apprende – è approvare alcune regole che impediscano ai giornalisti, ma anche agli altri lavoratori del servizio pubblico, di pubblicare post offensivi nei confronti dei diversi partiti politici e definire il comportamento da tenere nelle interviste. “L’ufficio di presidenza della Commissione Vigilanza Rai – spiega Anzaldi – ha reputato all’unanimità che sul tema dei social network e delle interviste un’azienda come la Rai meriti un codice etico trasparente e inequivocabile, in modo da mettere una volta per tutte fine alle varie interpretazioni sulle condotte da tenere”. (fonte Ansa)

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