RaiCom e Regione Umbria, salta l’accordo…Per i protocolli anti Covid?

Intesa raggiunta e a un passo dalla firma, poi lo stop improvviso. RaiCom stava definendo con la Regione Umbria un accordo”.

L’accordo tra RaiCom e l’Umbria avrebbe portato nelle casse di Viale Mazzini circa 500mila euro per un anno con opzione per un secondo (per un totale di circa 1 milione). Tale accordo prevedeva la realizzazione di una serie di trasmissioni per dare visibilità e promozione al territorio dell’Umbria. Si sarebbe dovuti partire tra due mesi esatti, con il programma evento del Capodanno di Rai1 “L’Anno che Verrà” all’interno di una grande area industriale di Terni. 

L’accordo tra RaiCom e la Regione Umbria

Dopo la fine dell’accordo quinquennale con la Regione Basilicata RaiCom era riuscita – quasi in extremis – a concludere l’accordo con la Regione Umbria. Un accordo che, sottolineano voci dall’Umbria, avrebbe potuto dare ossigeno alle casse di Viale Mazzini in una fase di conti economici molto delicati per l’azienda.

Sempre secondo rumors dall’Umbria, nonostante l’intesa raggiunta (anche con scambio di bozze contrattuali) ai vertici di RaiCom (che entro la prima settimana di novembre avrebbero dovuto firmare l’accordo in modo da ottenere subito dopo la delibera regionale) è arrivato improvvisamente lo stop da parte dei vertici della Produzione Rai. Vertici che, sembra, avrebbero intimato di interrompere le trattative e di non portare a termine l’accordo.

Il problema dei protocolli anti Covid

Lo stop, che (sottolineano sempre voci dall’Umbria) è stato appreso con stupore dai vertici di RaiCom, è stato motivato con l’impreparazione della Direzione Produzione che attualmente non sarebbe in grado di tutelare dal punto di vista sanitario il personale Rai in trasferta. In sostanza, l’azienda non riuscirebbe ad applicare il protocollo anti-contagio.

Portando il programma a Terni, però, tutta la parte relativa al controllo dei protocolli di sicurezza sarebbe stata garantita dalla Regione Umbria.

Ciò che ha stupito ancor di più è stato il piano B proposto dalla Produzione Rai. Realizzare la trasmissione all’interno degli studi Fabrizio Frizzi (ex DEAR), che non sembrerebbero il luogo più sicuro per quanto riguarda le misure anti contagio. Perlomeno non sembrano più sicuri di altre location esterne come quelle proposte dalla Regione Umbria.

I contagi negli studi Rai

Peraltro ogni giorno arrivano notizie di diffusione dei contagi tra chi lavora proprio in quegli studi televisivi, non ultimi Carlo Conti, Paola Perego, oltre a tantissimi tecnici Rai e collaboratori di Società esterne (Endemol, ditte di pulizie, ecc…).

E se per caso si scoprisse un focolaio all’interno degli studi ex DEAR, a quel punto chi si prenderà la responsabilità di aver deciso di spostare la realizzazione del programma di Capodanno lì facendo rinunciare inoltre a un accordo economico vantaggioso?

A portare acqua al mulino dei vertici della Produzione Rai sarebbero stati (stando a quanto riferiscono voci dall’Umbria) anche i vertici del Centro di Produzione di Napoli. Chiamato quest’anno per la prima volta a realizzare l’appuntamento televisivo di Capodanno. Trovandosi in una fase difficile, con personale che scarseggia e problemi sindacali, avrebbero suggerito di evitare la realizzazione del programma in esterna.

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