Rcs, via libera al piano industriale: tagli, investimenti e digitale al 25%

L’amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane (Foto Lapresse)

MILANO – Rcs punta sul digitale. Pronti 100 milioni di nuovi tagli e 300 milioni di investimenti. Il Consiglio di Amministrazione del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera ha approvato il piano industriale che prevede che nel 2015 il digitale raggiunga il 25% del fatturato. Un bel salto in avanti rispetto all’attuale 14%.

Entro il 2015 sono previsti ricavi per 1,6 miliardi, con un margine lordo a 160 milioni.

Per realizzare il piano di sviluppo e rafforzare il patrimonio nel triennio sono previsti tagli per 100 milioni, ma anche 300 milioni di investimenti nel rilancio.

Il bilancio è sotto pressione. I debiti ammontano a 875 milioni. Entro giugno 2013 scadranno le vecchie linee di credito. L’amministratore delegato, Pietro Scott Jovane, ha dato mandato a Credit Suisse First Boson di fare da advisor nell’eventualità di una prossima ricapitalizzazione. Annunciate anche nuove dimissioni.

 

 

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