Repubblica, i giornalisti a Grillo: “Dossier su Casaleggio? Ridicolo”

Repubblica, i giornalisti a Grillo: "Dossier su Casaleggio? Ridicolo"
Repubblica, i giornalisti a Grillo: “Dossier su Casaleggio? Ridicolo”

ROMA  – Un’intervista di due pagine al Fatto Quotidiano in cui Beppe Grillo, tra le altre cose, allude a “dossier” contro Gianroberto Casaleggio in arrivo “dai giornali di De Benedetti”. Un passo che irrita e non poco i giornalisti di Repubblica che attraverso il loro comitato di redazione replicano con un lungo comunicato.

Nella nota i giornalisti difendono la loro integrità, invitano a non confondere il mestiere di raccogliere e diffondere notizie con la pratica del dossieraggio accusano Grillo di  “sprezzo del ridicolo”

 

La nota del Comitato di Redazione di Repubblica:

”Con sprezzo del ridicolo, che conferma, ammesso ce ne fosse bisogno, la qualità dei suoi argomenti, Beppe Grillo, in un’intervista al Fatto quotidiano cui viene data la dignità dell’apertura e del titolo di testata del numero in edicola ieri, indica l’Editore di Repubblica quale mandante di misteriosi dossier contro il suo guru Casaleggio e, contestualmente, i giornalisti dell’intero Gruppo l’Espresso (dunque anche la redazione di questo giornale) quali volontari e supini propalatori di tale fango”. Così il Comitato di redazione de La Repubblica in una nota. ”Buon senso consiglierebbe di non replicare a tale paccottiglia. E tuttavia ci sentiamo obbligati a segnalare all’uomo, due o tre cose sulla redazione di Repubblica e la sua integrità. Non fosse altro per evitare che il silenzio venga confuso con cattiva coscienza. E dunque:

a) I giornalisti di Repubblica fanno del giornalismo, che può piacere o no, ma che è, resta e resterà giornalismo. Senza eccezioni. E questo vale e continuerà a valere dunque anche per Grillo, Casaleggio e il suo M5S.

b) In democrazia e in un Paese libero, raccogliere informazioni su un protagonista della vita pubblica, e sugli aspetti di rilevanza pubblica che l’opinione pubblica ha diritto di conoscere, non ha nulla a che fare con il dossieraggio. E in proposito, consigliamo a Grillo di andare a riprendersi qualche numero passato di Repubblica quando i suoi giornalisti, in splendida solitudine, smascherarono chi, come, quando e perché avvelenava la vita pubblica con i dossier. Indicando fatti, documenti, nomi. Erano tempi in cui Grillo faceva ancora il comico e si preparava a raccogliere i dividendi di quello svelamento”.

”Vorremmo infine – conclude la rappresentanza sindacale – dare una notizia a Grillo e a quanti, come lui, vivono con fastidio il giornalismo non genuflesso. Come ogni politico che ha calcato la scena pubblica, Grillo e il suo M5S passeranno. I giornali resteranno. La redazione di Repubblica continuerà a fare il suo lavoro senza lasciarsi né distrarre, né intimidire, né condizionare nel suo giornalismo da chi distilla veleni”.

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