ROMA – Repubblica, La Stampa e il Secolo XIX si fondono. Itedi, cioè Fiat-Chrysler, formerà col Gruppo l’Espresso un colosso editoriale non gravato da debiti, con una redditività da 750 milioni di ricavi, la più alta nel settore in Italia.
Nel memorandum d’intesa firmato dalle parti è previsto che Cir, la holding fondata da Carlo De Benedetti, avrà una quota del 40% (nel Gruppo l’Espresso era rimasta sempre sopra il 50%). Fiat-Chrysler avrà una quota del 16%. La controllata della famiglia Perrone (Secolo XIX), avrà una quota del 5%.
Dalla fusione delle due società editoriali L’Espresso e Itedi nasce il “gruppo leader editoriale italiano e uno dei principali gruppi europei”, comunica la Cir, segnalando che “L’operazione consentirebbe di unire la forza di testate storiche autorevoli quali la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e i numerosi giornali locali del Gruppo Espresso, che nel 2015 hanno raggiunto nel loro insieme circa 5,8 milioni di lettori e oltre 2,5 milioni di utenti unici giornalieri sui loro siti d’informazione”.
Il perfezionamento dell’operazione di fusione tra il Gruppo l’Espresso e Itedi è previsto per il primo trimestre del 2017. “Cir – conclude De Benedetti – ha accettato di rinunciare alla maggioranza assoluta del capitale per favorire una operazione che fa crescere il Gruppo Espresso e può creare valore nell’interesse di tutti gli azionisti”.
Il gruppo Fca annunciando il memorandum di intesa con L’Espresso e l’uscita da Rcs, sottolinea che “Con questa operazione giunge a compimento il ruolo svolto, prima da Fiat e poi da Fca, per senso di responsabilità nel corso di oltre quarant’anni, che ha permesso di salvare il gruppo editoriale in tre diverse occasioni assicurando le risorse finanziarie necessarie a garantirne l’indipendenza e quindi preservarne l’autorevolezza”.
Fiat esce da Rcs. Nel contesto della fusione Itedi-l’Espresso, Exor intende dismettere la partecipazione Rcs che riceverà da Fca al perfezionamento della distribuzione delle azioni. “La cessione – annuncia Exor – verrà effettuata in linea con le prassi di mercato per operazioni similari, nei tempi e modi opportuni e secondo le norme vigenti e si concluderà entro il primo trimestre del 2017, momento in cui è previsto il perfezionamento della fusione di Ited con il Gruppo Editoriale l’Espresso”.
La nota dell’Espresso sull’unione con Itedi, l’editrice della Stampa e del Secolo XIX, segnala che “le testate manterranno piena indipendenza editoriale”. “L’operazione presenta un significativo valore industriale poiché punta a integrare due gruppi con attività complementari e mira a realizzare crescenti economie di scala – segnala la società -. Grazie ad un’offerta completa di contenuti multimediali e di servizi di informazione su carta e digitale, il nuovo gruppo avrà la forza patrimoniale e le dimensioni adeguate per rispondere alle sfide del settore, promuovendo progetti innovativi e originali sviluppati per una molteplicità di piattaforme distributive”.
In riferimento all’operazione annunciata oggi da Fiat Chrysler Automobiles, sulla distribuzione ai soci delle sue partecipazioni editoriali, Exor comunica in una nota “la volontà di contribuire attivamente e con un impegno di lungo termine allo sviluppo della nuova società che nascerà dalla fusione di Itedi con il Gruppo Editoriale l’Espresso, con l’obiettivo di creare il leader italiano nel settore dell’informazione multimediale quotidiana e periodica, nonché uno dei principali gruppi editoriali europei”. Exor intende definire un accordo con Cir, la controllata della famiglia De Benedetti, avente ad oggetto le partecipazioni rispettivamente pari al 5% circa e al 43% circa della società che nascerà. Si legge su Repubblica:
Inoltre vi sono altre importanti conseguenze dell’accordo tra L’Espresso e Itedi che hanno impatto sul settore editoriale e riguardano da vicino il concorrente Rcs Mediagroup. Con un comunicato diramato a Borsa chiusa Fca ha annunciato di voler distribuire ai propri azionisti tutte le proprie partecipazioni detenute nelle società editoriali per concentrarsi totalmente nelle attività automobilistiche. E dunque tra queste rientra anche la partecipazione del 16,7% finora detenuta da Fca in Rcs, società che pubblica Il Corriere della Sera. “Con questa operazione giunge a compimento il ruolo svolto, prima da Fiat e poi da FCA, per senso di responsabilità nel corso di oltre quarant’anni, che ha permesso di salvare il Gruppo editoriale dal fallimento in tre diverse occasioni, assicurando le risorse finanziarie necessarie a garantirne l’indipendenza e quindi a preservarne l’autorevolezza”, scrive in un comunicato Fca.
La distribuzione delle azioni Rcs avverrà prima di procedere alla fusione tra Espresso e Itedi e coinvolge direttamente il socio di maggioranza relativa Exor, finanziaria della famiglia Agnelli guidata da John Elkann. Exor riceverà la sua quota parte di Rcs, poco meno del 5%, ma fin da oggi si impegna a venderle sul mercato: “La cessione verrà effettuata in linea con le prassi di mercato per operazioni similari, nei tempi e nei modi opportuni”.
Destino diverso, invece, per il 5% del nuovo gruppo che nascerà dalla fusione tra Gruppo Espresso e Itedi e che Exor riceverà da Fca in seguito alla distribuzione annunciata. Quel 5% entrerà a far parte di un accordo con Cir (che avrà più del 40% del capitale sociale) “allo scopo di sostenere lo sviluppo di questo nuovo progetto imprenditoriale in campo editoriale”.
La Borsa per tutta la seduta ha scambiato in base alle indiscrezioni che sono circolate prima dell’ufficializzazione avvenuta a mercati chiusi. Il titolo L’Espresso è stato premiato con un balzo del 15,89% mentre le azioni Rcs sono salite del 7,21%.