Rincari a sorpresa nelle tariffe telefoniche, Agcom: “Nessuna penale a chi lascia operatore”

Rincari a sorpresa nelle tariffe telefoniche, Agcom: "Nessuna penale a chi lascia operatore"
Ansa

ROMA – Rincari di massa sulle tariffe telefoniche, sia sul fisso che sul mobile. I milioni di utenti colpiti in questi giorni potranno almeno consolarsi con una tutela stabilita in questi giorni dall’Agcom, l’Autorità garante delle comunicazioni, che ha imposto l’abolizione delle penali fatte pagare ai clienti che lasciano il proprio operatore.

“È un nuovo principio che abbiamo introdotto, a tutela degli utenti, prima all’interno di una recente diffida a Tim e ora, a fine aprile, con una analoga che abbiamo fatto a Fastweb”, conferma Antonio Nicita, commissario dell’Agcom.

Le diffide avvengono con il passaggio, da parte anche di questi operatori, a tariffe con addebito ogni 28 giorni (invece che mensile, com’era prima) su rete fissa, dal primo aprile per Tim e dal primo maggio per Fastweb. Il nuovo principio varrà per tutti i cambi unilaterali di contratto, ossia imposti dall’operatore all’utente, di qualunque gestore” spiega Nicita.

Come scrive Repubblica

“E in questi giorni gli utenti sono proprio sotto un diluvio, di “cambi unilaterali di contratto”. 3 Italia (operatore che si è fuso con Wind) sta procedendo con cambi a tappeto, avvisando via sms gli utenti colpiti. Le tariffe passano a 28 giorni (era il solo operatore a non averlo fatto) e alcune subiscono anche un rincaro di 2,99 euro sul canone (in cambio c’è il vantaggio che le soglie di traffico incluso diventano su base 28 giorni; finora invece sono state settimanali, con cui è più alto il rischio di sforare). Vodafone ha comunicato sul proprio sito rincari di 1,99 euro dal 23 luglio, su alcune ancora non specificate tariffe, con in cambio la possibilità di parlare gratis con tutti i numeri e navigare gratis fino a 2 Giga ogni domenica”.

“A questo si somma il citato passaggio di Tim e Fastweb a tariffe a 28 giorni su rete fissa, già fatto da Vodafone e Wind nei mesi scorsi. In ogni caso l’utente interessato dai cambi ha diritto a recedere gratis, evitando così eventuali costi di uscita previsti dai contratti. Agcom, in aggiunta, ha ora stabilito che gli operatori non potranno nemmeno chiedere il rimborso dei costi promozionali (gli sconti concessi agli utenti al momento dell’attivazione) e dovranno spiegare con chiarezza che il passaggio a 28 giorni comporta un rincaro dell’8,6 per cento (Agcom ha trovato Tim in difetto sul primo punto e Fastweb sul secondo) (…)”.

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