Roaming, Vodafone nei guai: “Pubblicità ingannevole”

Roaming, Vodafone nei guai: "Pubblicità ingannevole"
Roaming, Vodafone nei guai: “Pubblicità ingannevole”

ROMA – Roaming, dopo Tim e Wind nei guai anche Vodafone. Il giurì della pubblicità ha giudicato ingannevole lo spot Vodafone Red e ne ha ordinato la cessazione. In particolare nel mirino dell’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria è finito lo slogan che diceva: “Elimina il roaming in Europa e negli Stati Uniti con chiamate e giga inclusi anche all’estero”.

IL PRECEDENTELo scorso 31 maggio l’Agcom aveva diffidato gli operatori di telefonia mobile Tim e Wind al rispetto delle disposizioni introdotte dal regolamento europeo in tema di roaming europeo, per il periodo transitorio previsto dal 30 aprile 2016 al 14 giugno 2017, data da cui decorrerà la tariffa unica europea, con l’abolizione dei costi di roaming. Lo si legge in una nota dell’Autorità, che ha anche deciso di adottare un generale atto di indirizzo per tutti gli operatori sull’applicazione della nuova normativa.

La decisione dell’Agcom è stata presa dal Consiglio dell’Autorità, presieduto da Angelo Marcello Cardani, in esito all’istruttoria avviata a seguito delle numerose segnalazioni di utenti ed associazioni di consumatori. In particolare, sulla scorta del quadro normativo europeo e delle indicazioni rinvenibili nelle Linee guida adottate dal Berec (l’Ufficio dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) nel febbraio scorso, nonché dell’interpretazione fornita dalla Commissione europea, l’Autorità ha contestato agli operatori Tim e Wind l’applicazione automatica ai propri clienti, senza previo consenso, di tariffe a pacchetto.

L’Autorità ha poi ritenuto opportuno adottare un generale atto di indirizzo per tutti gli operatori in ordine all’applicazione della nuova normativa a tutti i piani nazionali esistenti ed ad una maggiore trasparenza informativa nei confronti della clientela, finalizzato ad una rimodulazione di offerte roaming preesistenti. Gli operatori hanno tempo fino al 30 giugno 2016 per adeguare le proprie tariffe e comunicare all’Agcom le azioni intraprese.

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