ROMA – “Ricevuto ordine di arresto domiciliare”. A casa Santanché. Lo rende noto su Twitter il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti. Scadevano oggi, lunedì 26 novembre, i 30 giorni di sospensione della pena a 14 mesi di reclusione comminata al giornalista per l’omesso controllo di un articolo uscito su Libero quando lui ne era alla guida e ritenuto dai giudici diffamatorio.
La notizia giunge nel giorno in cui la stampa italiana sarebbe dovuta restare a braccia conserte. Nei giorni scorsi, infatti, è stato rinviato lo sciopero generale dei giornalisti, previsto per oggi, contro il provvedimento sulla diffamazione in discussione al Senato. La Fnsi aveva parlato di “sciopero inevitabile”, dopo il via libera all’emendamento salva-direttori che prevede, per lo stesso reato della diffamazione, il carcere per i giornalisti e una maxi-multa per i direttori.
In una nota del procuratore Bruti Liberati si legge che la procura di Milano ha chiesto al magistrato di sorveglianza la detenzione domiciliare per Alessandro Sallusti a casa della sua compagna, l’esponente del Pdl Daniela Santanché.
“Ho dato mandato ai miei legali di chiedere al magistrato di sorveglianza se posso continuare a lavorare, ogni altra richiesta è subordinata a questo”, ha detto il direttore del Giornale che ha aggiunto: ”Anche se non vado in carcere e quindi non ci sarà la violenza fisica della detenzione, resta comunque la violenza psicologica dell’essere privati della libertà”.