ROMA – Il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, ha raccontato a “Un Giorno da Pecora”, su Radio2, di essere stato avvicinato da alcune persone che gli hanno proposto una fuga all’estero per evitare il carcere. Il giornalista ha ribadito quanto già detto in un’intervista a “Il Fatto Quotidiano”, aggiungendo di non sapere da dove veniva la proposta e che ha avuto ”un paio di incontri” con queste persone alle quale ha risposto ”che non trattavo nulla e che non se ne parlava neanche”. Alle domanda se avrebbero potuto essere dei servizi segreti, Sallusti ha aggiunto: ”Posso immaginare che erano una roba del genere”.
”In Italia i problemi si risolvono un minuto prima o un minuto dopo che succede il patatrac. Quindi credo che io andrò in carcere e, a quel punto, accadrà qualcosa”, prosegue Sallusti che nelle prossime settimane potrebbe finire in carcere dopo la condanna a 14 mesi di reclusione per diffamazione.
”L’unica cosa che può accadere di serio e concreto – ha detto ancora Sallusti – è che Monti scenda dal suo piedistallo ipocrita e faccia un decreto legge che dica che per i reati d’opinione non si va in carcere, punto”.