Salva Sallusti: norma “salva-direttori”, Senato dà l’ok

Salva Sallusti: norma “salva-direttori”, Senato dà l’ok

ROMA – L’Aula del Senato ha detto sì alla norma “salva-direttori”, inserita al Ddl Diffamazione, il Salva Sallusti, dal relatore Filippo Berselli. La norma prevede che per lo stesso reato di diffamazione il giornalista vada in carcere fino a un anno, mentre al direttore e al vicedirettore responsabile tocchi il pagamento di una multa fino a 50mila euro.

Il Senato ha approvato la norma con 122 sì, 111 no e 6 astenuti. Sulla norma il governo è stato battuto, il sottosegretario alla Giustizia, infatti, aveva dato parere contrario “per ragioni tecniche”.

Chiesto il voto segreto. E’ stato il gruppo del Pd stavolta a chiedere il voto segreto sull’articolo 1 del ddl Diffamazione. ”E’ vero sono stata io – ha ammesso il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro – è una norma penale? Avevano già data l’autorizzazione alla richiesta? Ebbene stavolta il voto segreto lo chiediamo noi”.

Nella giornata di mercoledì l’Aula del Senato aveva invece bocciato la questione sospensiva presentata dal Pd al disegno di legge salva-Sallusti.”Tra cinque minuti c’è una capigruppo: sta diventando una telenovela”, è stato il commento del presidente del SenatoRenato Schifani. A favore della sospensiva si erano dichiarati Idv, Udc e Api, contrari Pdl e Lega Nord.

”Sulla diffamazione a mezzo stampa siamo alle tragicomiche finali. Il Senato si propone di creare la figura del direttore irresponsabile e di mandare in galera i cronisti. E’ il risultato del combinato disposto fra voti segreti e il prevalere di risentimenti e rancori verso il giornalismo italiano da parte di una classe politica agli sgoccioli di una legislatura che avrebbe ben altri temi sui quali esercitarsi prima di passare agli annali”. Lo afferma in una nota il coordinamento delle Associazioni regionali di Stampa di Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Val d’Aosta, Puglia, Basilicata e Molise.

Vincenzo Vita (Pd) infine non ha dubbi: ”Questo testo è un vero pasticcio e non ha senso”.

 

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