Salva Sallusti, Ue: “Grande preoccupazione, passo indietro per l’Italia”

Pubblicato il 14 Novembre 2012 - 17:56 OLTRE 6 MESI FA
Salva Sallusti, Ue: “Grande preoccupazione, passo indietro per l’Italia”

STRASBURGO – Il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, sta seguendo con ”grande preoccupazione” l’iter legislativo del Ddl Sallusti e ritiene che mantenere il carcere per i giornalisti sarebbe un ”grave passo indietro” per l’Italia e non solo. Lo ha detto lo stesso Muiznieks rispondendo alle domande dell’Ansa. ”Sto seguendo il dibattito in corso al Senato con grande preoccupazione” ha detto all’Ansa il commissario per i diritti umani.

Muiznieks ha ricordato che all’inizio del dibattimento la speranza era che la nuova legge depenalizzasse la diffamazione ”portando così l’Italia in linea con gli standard del Consiglio d’Europa”. Secondo questi standard, ha ricordato Muiznieks, i giornalisti ”non devono andare in carcere per le notizie date, e la diffamazione dovrebbe essere sanzionata solo attraverso misure proporzionate previste nel codice civile”.

”Malauguratamente adesso sembra che la nuova legge mantenga in vigore la possibilità della prigione per i giornalisti”, ha detto il commissario che ha parlato di ”grave passo indietro per l’Italia” osservando che questo ”invierebbe un messaggio negativo ad altri paesi europei in cui la libertà dei media è seriamente minacciata”.

Contro il Ddl Sallusti protesta il segretario comunale di Ravenna della Lega Nord, Luciano Fosci, che si è dimesso dalla carica. Ne ha dato notizia lo stesso Fosci attraverso una nota nella quale ha precisato di ”uscire anche dal movimento”. ”Penso che combattere la diffamazione della carta stampata con il carcere – ha spiegato – sia una lesione grave della democrazia e della libertà di pensiero”. In merito alla votazione, ”mi chiedo se non sia una sorta di punizione visto l’esposizione delle malefatte sbattute in prima pagina in questo periodo. Come mai si vuol mandare in carcere un giornalista e non si manda in carcere chi falsifica i bilanci?”.