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“Ciao Eddy, cesellatore di sublimi cazzeggi e adorabili tiri mancini”: Andrea Scanzi ricorda Berselli su La Stampa

di Lorenzo Briotti |13 Aprile 2010 14:54

Sul blog de La Stampa “Monty Brogan”, Andrea Scanzi ricorda il giornalista recentemente scomparso Edmondo Berselli, “un intellettuale vero”:

Edmondo Berselli detestava i guru e la seriosità. Per questo non è mai andato d’accordo con i santoni della sinistra e la pletora di venerati maestri, più volte e goduriosamente sbertucciati. Inizialmente metteva inizialmente soggezione. Ne sa qualcosa Andrea Rivera. Eddy (noi lo chiamavamo così e a lui piaceva) se lo trovò premiato a Forte dei Marmi, nella rassegna per la satira. Non era d’accordo e, durante la conferenza stampa, se la prese con la sua parlata romanesca. Bastò una frase: “Per favore, Rivera, si esprima in italiano”. Risero tutti. Tranne Rivera. Si sforzava di apparire cinico, ma non lo era. Lo muoveva una curiosità bulimica. Ecco perché ogni suo libro è gioiosamente incasinato. Tiri mancini su tiri mancini, da gran fantasista qual era. E chissà perché lo hanno sostituito così presto. Le cose di cui amava parlare di più erano Lucio Battisti e la sua labrador []

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