I siti Pornhub Stripchat e XVideos sotto sorveglianza Ue: cosa significa. Come per Google o Amazon, più regole

Accanto alle big Google, Apple, Facebook, Amazon, X e TikTok e ad altre tredici piattaforme, ciascuna con più di 45 milioni di utenti attivi nell'Ue, i tre siti di materiale video pornografico saranno soggetti a norme più severe

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Dicembre 2023 - 12:21
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Foto Ansa

La Commissione europea ha inserito i siti web per adulti Pornhub, Stripchat e XVideos tra le grandi piattaforme digitali sotto sorveglianza nell’ambito del Digital Services Act (Dsa).

Pornhub Stripchat e XVideos sotto sorveglianza Ue

Lo annuncia il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton. Per queste piattaforme varranno “obblighi più rigidi”, ricorda Breton. Evidenziando che “creare un ambiente online più sicuro per i nostri figli è una priorità di applicazione del Dsa”.

Accanto alle big Google, Apple, Facebook, Amazon, X e TikTok e ad altre tredici piattaforme considerate regine del mercato digitale, ciascuna con più di 45 milioni di utenti attivi nell’Ue, i tre siti di materiale video pornografico saranno soggetti a norme più severe.

L’applicazione in Europa del Digital Services Act (Dsa)

In particolare per garantire che mettano in atto le salvaguardie necessarie per la tutela dei minori e per contrastare la diffusione di contenuti illegali. La Commissione europea sarà responsabile della supervisione di Pornhub, Stripchat e XVideos, in collaborazione con i coordinatori dei servizi digitali dei Paesi membri.

Nei dettagli, le piattaforme dovranno produrre analisi dei rischi connessi ai loro servizi in termini di diffusione di contenuti illegali, violazione della privacy o della libertà di espressione, ma anche in materia di salute o sicurezza pubblica, compreso il benessere psicologico dei minori.

E poi predisporre strumenti adeguati per una moderazione dei contenuti più affidabile. Con la rimozione tempestiva di quelli illeciti .

Oltre ad aprire i propri algoritmi ai servizi Ue e offrire l’accesso ai dati ai ricercatori autorizzati. Regole che vanno ad aggiungersi ai precetti del Dsa validi anche le società più piccole. Regole che entreranno di fatto in vigore il 17 febbraio 2024.

E che prevedono una stretta sulla profilazione, il divieto di utilizzare i dati sensibili degli utenti (sesso, orientamento politico, appartenenza religiosa, ecc.) per pubblicità mirate, e obblighi di trasparenza.