Stampa in crisi. Fallito il Frankfurter Rundschau, fra i 10 giornali tedeschi più diffusi

di Antonio Sansonetti
Pubblicato il 15 Novembre 2012 - 12:03| Aggiornato il 3 Marzo 2013 OLTRE 6 MESI FA
Frankfurter Rundschau: fallito uno dei 10 giornali tedeschi più importanti

FRANCOFORTE – Anche i giornali tedeschi chiudono: un brutto segno per la carta stampata. Forse a non molti in Italia è familiare il nome della Frankfurter Rundschau, ma è uno dei 10 quotidiani nazionali più importanti in Germania, per il 40% di proprietà della Ddvg, gruppo editoriale della Spd, il partito Socialdemocratico. Facendo un paragone con i giornali italiani, è come se chiudessero, per tiratura, Il Giornale o l’Avvenire, o la Nazione. Come area politica di riferimento, è come se fossero falliti, insieme, l’Unità e il Manifesto.

Martedì 13 novembre l’editore, Druck und Verlagshaus Frankfurt am Main (DuV) ha annunciato la bancarotta. Uscito in edicola per la prima volta il primo agosto 1945, il Frankfurter Rundschau è stato il secondo giornale al quale gli alleati concessero la licenza di pubblicazione. Nei successivi 67 anni si è fatto la reputazione di un quotidiano influente fra i lettori più a sinistra del Partito Socialdemocratico, la Spd. Al suo apice aveva una tiratura di 400 mila copie. Ma negli ultimi dieci anni la tiratura era calata fino a toccare le 118 mila copie. Meno copie, meno ricavi dalla pubblicità, meno abbonamenti.

La parabola del Frankfurter Rundschau è vista in Germania come un sintomo di un malessere diffuso che affligge il panorama dei media. Lo scorso mese l’agenzia di stampa Dapd ha presentato istanza di fallimento, mentre il Financial Times Deutschland è in crisi per il calo degli introiti pubblicitari: il cda del giornale si riunirà la prossima settimana per decidere sul suo futuro.

Dichiarando il fallimento, il Frankfurter Rundschau rischia di trascinare nel naufragio 500 dipendenti, fra redattori, tecnici e poligrafici. Di proprietà in maggioranza del gruppo editoriale DuMont Schauberg, e per il 40% di Ddvg, media holding del Partito Socialdemocratico, il giornale è stato a lungo in perdita: la notizia di un fallimento imminente circolava da mesi. Ma sul sito internet del quotidiano un comunicato annuncia che il Frankfurter continuerà ad uscire nonostante l’insolvenza.

La vicenda del Frankfurter Rundschau ha due letture possibili: una più consolatoria e particolare, che il fallimento è frutto di una cattiva gestione e di un’incapacità di adattarsi ai cambiamenti tecnologici (comune a molte testate di sinistra, non solo tedesche…); un’altra, più generale e preoccupante, che la crisi è di tutta la carta stampata, penalizzata dal calo delle entrate pubblicitarie, dal calo dei lettori più attratti dalle news su internet, dal mancato ricambio generazionale, con i giovani che leggono meno su carta.

Forse l’interpretazione più giusta è la più pessimista delle due. La Frankfurter Rundschau ha visto dimezzarsi gli abbonati in dieci anni. Ma nel frattempo sono cresciuti molto i lettori del sito internet, mentre la app, la versione del giornale scaricabile su tablet, iPad e affini, è molto apprezzata (premiata due volte come migliore app europea) e scaricata, ma non è stata in grado di rimpiazzare gli abbonamenti cartacei persi.