BRUXELLES – Stop al roaming. Ue: “Tlc senza frontiere in Europa entro due anni”. Telecomunicazioni senza frontiere in Europa: è l’impegno della Ue, perché non ha senso mantenere barriere nel mercato comune attraverso il roaming, perché è vantaggioso economicamente, perché è tempo che le istituzioni comunitarie del continente comincino a far sentire ai popoli che l’integrazione europea è un’opportunità.
Approvare entro la prossima primavera un provvedimento per azzerare le tariffe di roaming all’interno dell’Unione nel 2015, al massimo nel 2016: questo l’obiettivo delle proposte normative che la commissaria per l’agenda digitale Neelie Kroes intende presentare nei prossimi mesi.
Lo ha annunciato la stessa Kroes intervenendo oggi al Parlamento europeo. La nuove disposizioni, ha detto Kroes rivolgendosi agli eurodeputati, dovrebbero essere approvate “entro Pasqua 2014” in modo che i cittadini, in occasione delle elezioni europee che si terranno il prossimo maggio, abbiano un ulteriore, tangibile segno dei vantaggi che l’appartenenza all’Ue e il mercato unico comportano.
“Voglio che vi possiate rivolgere ai vostri elettori – ha detto la commissaria – dicendo loro che siete riusciti a mettere fine ai costi del roaming”. Costi che simbolicamente non hanno senso all’interno di un mercato come quello formato dai 27 che non dovrebbe conoscere barriere, soprattutto per quanto riguarda i servizi offerti ai cittadini.
Kroes intende presentare per luglio, o al massimo entro settembre, un pacchetto legislativo che, oltre all’azzeramento del roaming, comprenderà disposizioni per consentire ai cittadini Ue il libero accesso a internet, per garantire la neutralità della rete e per combattere la cybercriminalità.
La Commissione Ue è già intervenuta più volte per imporre riduzioni dei costi delle tariffe che vengono applicate a chi utilizza un telefonino, uno smartphone o un tablet in un Paese dell’Ue diverso dal suo. Dal luglio del 2012 è in vigore un tetto massimo, per la trasmissione dati, di 70 centesimi di euro per magabite che scenderà a 45 centesimi dal prossimo luglio e a 20 dal primo luglio 2014. Analogamente sono state fissate soglie massime per le chiamate in voce e per gli sms.
“I mercati, gli apparecchi, le reti devono funzionare e gli investimenti necessari devono essere fatti. Non possiamo più permetterci di avere gli ostacoli ingombranti e artificiali che ci sono adesso”.