Streaming illegale: sequestrata ed oscurata la piattaforma Xtream Codes, quella del pezzotto Streaming illegale: sequestrata ed oscurata la piattaforma Xtream Codes, quella del pezzotto

Streaming illegale: sequestrata ed oscurata la piattaforma Xtream Codes, quella del pezzotto

Streaming illegale: sequestrata ed oscurata la piattaforma Xtream Codes, quella del pezzotto
La piattaforma Xtream Codes

ROMA – Colpo della Guardia di Finanza al business della pirateria televisiva online. Sequestrata ed oscurata la nota piattaforma informatica Xtream Codes. Venticinque i responsabili individuati.

Un provvedimento che rientra nella maxi operazione in corso in queste ore in tutta Europa nei confronti della più rilevante organizzazione clandestina mondiale ideatrice e principale responsabile della capillare diffusione illegale via Internet delle emittenti televisive a pagamento, le cosiddette Iptv (note anche come pezzotto), il sistema che, convertendo il segnale analogico della paytv, lo trasforma illegalmente in segnale web-digitale. Solo in Italia sono coinvolti circa 5 milioni di utenti, con un volume di affari stimato di oltre 2 milioni di euro al mese.

Si tratta di un’indagine tecnico informatica estremamente accurata sulla diffusione dei segnali in streaming effettuato dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha consentito di individuare le sorgenti estere dalle quali parte il segnale “pirata”.

Otto gli ordini europei di indagine nei confronti di una associazione a delinquere a carattere transnazionale emessi dalla Procura di Napoli ed eseguiti simultaneamente in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria, con numerose perquisizioni in corso in Italia e all’estero per smantellare le centrali del network ed aggredirne i rilevanti proventi illeciti. I dettagli dell’operazione “Black IPTV” saranno illustrati in una conferenza stampa del procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, in programma alle 10.30 nella sede del Comando generale della Guardia di Finanza di Roma.

L’operazione però arriva a pochi giorni da quella condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato alla chiusura di 114 siti web che trasmettevano attraverso lo stesso sistema calcio, film ed in generale materiale coperto dal diritto d’autore. (fonte AGI)

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