Telecom, su scorporo rete Franco Bernabé ha appoggio Ue: ora Agcom

Telecom, su scorporo rete Franco Bernabé ha appoggio Ue: ora Agcom
Franco Bernabè (Foto Lapresse)

MILANO – Scorporo della Rete, Telecom ha trovato una ‘sponda’ in Neelie Kroes, commissario europeo responsabile per l’agenda digitale. Ora il gruppo di Franco Bernabè attende che anche dall’authority italiana arrivi luce verde al progetto.

”Entro pochi giorni, sulla base di quello che abbiamo sentito in Europa e sulla base della decisione Agcom avremo tutti gli elementi per decidere se andare avanti” ha detto il presidente Franco Bernabè al termine dell’incontro che i ‘big’ delle telecomunicazioni hanno avuto a Bruxelles.

Nessuno stop dunque ma, forte del sostegno di Bruxelles, Telecom aspetta la conclusione della pre-istruttoria dell’Agcom e il primo giudizio dovrebbe arrivare giovedì quando è in agenda la riunione del consiglio della Autorità guidata da Marcello Cardani.

La raccomandazione della Kroes sulle reti di nuova generazione era già stata il punto di partenza per cominciare a ragionare sullo scorporo, ricorda Bernabè, e ora la bozza del regolamento (attualmente al vaglio dell’esecutivo europeo) è valutata come altrettanto positiva ai fini del progetto di spin off.

Secondo il presidente di Telecom,

“Il nuovo regolamento chiarifica alcuni punti, li rende più efficaci perché è di un livello, in termini di certezza diritto, superiore alla raccomandazione. Il regolamento, che è stato un elemento della discussione di oggi, contiene elementi che niente hanno a che fare con lo scorporo ma riguardano l’industria in generale sono elementi che riguardano roaming chiamate internazionali”.

La bozza di regolamento messa a punto dalla squadra del commissario Ue, ora al vaglio dell’esecutivo europeo, prevede un pacchetto di interventi che va dall’azzeramento del roaming per le chiamate ricevute già dal 2014 al rilascio di un ‘passaporto Ue’ agli operatori, all’armonizzazione dei sistemi nazionali per l’utilizzo e la concessione delle frequenze utilizzate per i servizi a banda larga ultraveloci. Nel testo si riconosce anche la necessità di assicurare adeguati ritorni agli investimenti degli operatori.

Un ‘do ut des’ che i ‘big’ delle tlc avrebbero chiesto anche oggi. Telecom Italia da parte sua concorda con il principio ‘roam like at home’ sostenuto dalla Commissione Ue ”è positivo dal punto di vista dei clienti e lo guardiamo con molta attenzione” ha detto Bernabè che sottolinea però che ”come operatori abbiamo sollevato il problema non tanto di avere stesse tariffe per roaming europeo e mercati domestici, ma quello di potenziali abusi” da parte di ”operatori non infrastrutturati che non appartengono a un sistema di operatori di tlc e che utilizzando pacchetti particolarmente a basso costo possono fare arbitraggi che determinano abusi”.

Non soddisfa nemmeno l’idea di azzerare il roaming fin dall’anno prossimo: perché, spiega Bernabè, già c’è il regolamento ‘roaming tre’ e ne arriverebbe uno ”peggiorativo”. Ma da parte del commissario, ha concluso, c’è disponibilità a modificare il regolamento ”purché gli obiettivi essenziali dell’operazione vengano mantenuti”.

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