ROMA – Un nuovo logo “pigliatutto” per Telecom Italia che riunisce sotto il marchio Tim, sinora riservato all’offerta mobile, tutti i brand del gruppo. Il logo rinnovato, un’icona rossa che rappresenta una T e il nome in bianco su fondo blu, è stato presentato in conferenza stampa dall’ad Marco Patuano, che ha parlato di “un’operazione di sintesi”. Peccato però che quella T stilizzata con le bande orizzontali che prendono il posto del vecchio tetragramma (4 onde parallele) ricorda un geroglifico dell’alfabeto cinese che significa “arresto”.
Il nuovo volto Tim è stato presentato in una conferenza stampa con i nuovi testimonial Pif, Fabio Fazio e a Tim Berners-Lee, l’inventore del World Wide Web. Patuano ha detto che il processo di contrazione sotto un unico marchio Tim “riflette un fenomeno concreto: la convergenza fisso-mobile abilitata da Internet, dai nuovi device, dalla tecnologia e dalle piattaforme digitali. Saremo il meglio di Tim e di Telecom Italia”.
“Parlare di telefonia fissa e di telefonia mobile – ha spiegato Patuano – oggi non ha più molto senso. Quando lo smartphone si aggancia al wi-fi stiamo parlando di fisso o di mobile? Non importa, perché quello che importa è comunicare e comunicare vuole dire libertà”. La convergenza su un unico brand, ha quindi proseguito l’ad, segue questi criteri, mentre il disegno è figlio dell’avanzare della tecnologia: via le vecchie onde che rappresentavano il segnale analogico e spazio alla nuova icona che però, ha osservato Patuano, “non ha perso né la nostra identità e nemmeno i nostri colori”. Insomma, ha concluso, “è il meglio di Telecom e di Tim che si incontrano”.
Vallo a spiegare ai cinesi, però. Tant’è che su Twitter fioccano i commenti al vetriolo. C’è chi scherza: “Si vede che è Made in China”. E chi ne sminuisce la semplicità grafica: “Se davo dei pastelli alla nipote della vicina, faceva meglio”. E ancora: “In realtà è la forma del radiatore della Ritmo”.
“Comunque – ha concluso con un sorriso Patuano in conferenza stampa – se resta in giro un tombino con il marchio Telecom va bene lo stesso”. Il nome Telecom Italia, ha poi ribadito, resta per la corporate, mentre il marchio Tim campeggerà su tutte le offerte e, quindi, anche sulle insegne dei negozi che verranno cambiate nel giro di 9-12 mesi.
“E’ un giorno molto importante per noi”, ha sottolineato il presidente, Giuseppe Recchi, spiegando che il cambio del marchio “va al di là del progetto di comunicazione o estetico, è la rappresentazione del percorso che sta vivendo un’azienda che vuole essere percepita come la casa della tecnologia: vogliamo essere la California d’Italia per l’immaginario collettivo”.