Elon Musk compra Twitter in un’operazione destinata a cambiare profondamente il settore dei social media. La transazione non è destinata a incontrare particolari difficoltà dal punto di vista antitrust e regolamentare.
Twitter: contro Musk democratici, Bezos e altri vip
Ma questo non toglie che l’attenzione della politica, e in primis della Casa Bianca, è alta. Il presidente Joe Biden è “preoccupato dal potere dei social media al di là di chi è alla guida”, afferma la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.
Democratici sul chi va là, dunque, dopo che anche Obama s’è detto pentito rispetto alla scelta di lasciare briglia sciolta ai social network. Disinformazione, fake news, teorie della cospirazione, il catalogo è vario. Tutt’altra aria si respira dalla parte dei Repubblicani.
Repubblicani esultano, Trump per ora resta su Truth
Aria di libertà d’espressione. Vale a dire fine dell’embargo per tener fuori dal recinto Donald Trump. Il quale, al momento, resta sulle sue posizioni, alternative. “Voglio che tutti si spostino su Truth, conservatori, liberali, la risposta di Truth è migliore di Twitter”, ha dichiarato alla Fox News.
Non durerà, scommettono gli stessi simpatizzanti che ne capiscono. “Non rinuncerà allo strumento del suo successo politico”, dicono. E il fatto che Truth stenti a decollare corrobora il convincimento.
Poi c’è chi insinua – l’unico rivale in fatto di soldi e potere -, col sorriso, ma insinua ,che la mossa è pericolosa dal punto di vista strategico globale. Jeff Bezos cinguetta velenoso che ad avvantaggiarsi dell’acquisizione di Musk sarà un cliente più scomodo degli altri, la Cina.
Twitter sarà più libero o no? Intanto, a scanso di equivoci, Jameela Jamil, conduttrice televisiva, attrice e attivista britannica, ha annunciato che lascerà Twitter.
“Ah, ha preso Twitter”, ha twittato Jamil insieme a quattro immagini di se stessa con il suo cane. “Vorrei che questo fosse il mio ultimo tweet”.