Tra cinque anni pagheremo tutti col cellulare?

NEW YORK – L’idea di usare uno smartphone come portafogli ha tardato a prendere piede negli Stati Uniti. Il problema sta nel fatto che la gran parte dei negozi nel paese non dispone dell’equipaggiamento appropriato per consentire ai clienti di pagare con i loro cellulari. Gli stessi esercizi commerciali non posseggono nemmeno l’equipaggiamento per l’uso delle smart card, attraverso chips in grado di garantire una maggiore sicurezza in fatto di frodi. Ora i commercianti stanno subendo una forte pressione affinché aggiornino i propri sistemi di pagamento. Nei mesi scorsi Visa, Discover e MasterCard hanno detto che i negozianti che non accettano pagamenti con smart card saranno responsabili per eventuali perdite da attribuire a frodi.

E mentre i commercianti affrontano il problema dell’aggiornamento dei terminali, la tecnologia mobile si evolve: l’obiettivo è di aggiornare tutti i portafogli elettronici con la cosiddetta NFC, near-field communication, una tecnologia che fornisce connettività wireless (RF) bidirezionale a corto raggio. La NFC si sta già diffondendo rapidamente in Canada, Hong Kong e Singapore. Scrive il New York Times che “prima dell’annuncio delle compagnie di carte di credito, quasi nessun commerciante in America acquistava terminali con smart card e tecnologia NFC.

Jennifer Miles, vicepresidente di VeriFone, società che fornisce sistemi di pagamento a molti commercianti Usa, racconta al NY Times che “la tecnologia NFC potrebbe diventare mainstream negli Stati Uniti nel giro di cinque anni”.

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