Vendite giornali aprile 2016: Repubblica e Corriere, gara a chi perde più copie

Vendite giornali aprile 2016: Repubblica e Corriere, gara a chi perde più copie
Vendite giornali aprile 2016: Repubblica e Corriere, gara a chi perde più copie

ROMA – Vendite dei giornali in edicola ad aprile 2016, dati Ads (Accertamento diffusione stampa): continua la rincorsa verso il basso fra Repubblica e Corriere della Sera. Vediamo l’emozionante sequenza: ad aprile 2015 la Repubblica vendeva 233.457 copie; il Corriere, nell’ultimo mese di Ferruccio De Bortoli direttore, 225.064. A febbraio 2016 Mario Calabresi conclude il suo primo mese intero da direttore di Repubblica con 216.256 copie vendute in edicola; il Corriere diretto da Luciano Fontana ne ha vendute 213.010. Marzo 2016: Repubblica 215.705, Corriere 212.415. Aprile 2016: Repubblica 212.070, Corriere della Sera 208.530. Vuol dire che in un anno il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ha perso 21.400 copie in edicola, mentre il suo concorrente ne ha perse 16.500: un ritmo di 1.780 copie perse ogni mese per Repubblica, 1.375 per il Corriere.

Seguendo un rozzo calcolo che non tiene conto di possibili e forse improbabili guizzi di uno dei due direttori, i due giornali sembrano destinati a tagliare assieme il traguardo delle 200 mila copie, scendendo sotto. L’evento, che per Repubblica riporterebbe l’orologio indietro di 35 anni e per il Corriere di oltre un secolo, dovrebbe verificarsi in sette mesi, quindi entro la fine del 2016.

Il Corriere però, sempre se continua così, dovrebbe diventare entro un anno il primo giornale per vendite in edicola non perché ha superato il concorrente ma perché il concorrente lo ha superato all’ingiù. Intanto il Corriere, per demerito di Repubblica, ha visto più che dimezzata – da 8.400 a 3.500 copie – la distanza che divide le vendite in edicola dei due principali quotidiani italiani in questa commovente guerra fra poveri dove le differenze si misurano in poche migliaia di unità.

Per alcuni giornali locali sembra si possa parlare di fine della crisi: è il caso del Messaggero Veneto, il giornale che ha perso meno copie di tutti in questi anni di crisi: era a 39.781 copie a febbraio 2016, a 39.822 in marzo 2016, a 39085 in aprile 2016, era a  39.902 un anno fa, aprile 2015. Lo stesso vale per vari altri giornali locali come il Giorno, il Tirreno, l’Unione Sarda. E il Secolo XIX di Genova, dove… Giustamente hanno cambiato direttore: non perdeva più copie (45.694 ad aprile 2015, 45.592 ad aprile 2016).

Alla Stampa di Torino il cambio di direttore (Calabresi passato a Repubblica è stato rimpiazzato con Maurizio Molinari) non ha portato bene, continua a perdere copie: 149.629 ad aprile 2015, 137.015 a febbraio 2016, 134.777 a marzo, 134.650 ad aprile. Il Sole 24 Ore perde molto meno rispetto a Repubblica, Corriere e Stampa: vendeva 88.121 copie ad aprile 2015, ne ha vendute 86.284 ad aprile 2015.

Il Fatto quotidiano sembra avere messo il freno alla picchiata che lo aveva portato dalle 51 mila copie di febbraio 2013 alle 33 mila di febbraio 2016. Come in un thriller, a marzo 2016 il Fatto è tornato su a quota 34.664 e ad aprile è salito ancora a 35.691 mila copie, meglio di un anno prima, quando le copie vendute erano state 35.059. Sarà interessante vedere se il trend sarà confermato una volta scemato il fremito delle elezioni.

Perché insistiamo sulle vendite in edicola e teniamo distinte le copie digitali? Per una serie di ragioni che è opportuno riassumere.

1. I dati di diffusione come quelli di lettura hanno uno scopo ben preciso, quello di informare gli inserzionisti pubblicitari di quanta gente vede la loro pubblicità. Non sono finalizzate a molcire l’Io dei direttori, che del resto non ne hanno bisogno.

2. Le vendite di copie digitali possono valere o no in termini di conto economico, secondo quanto sono fatte pagare. Alcuni dicono che le fanno pagare come quelle in edicola ma se lo fanno è una cosa ingiusta, perché almeno i costi di carta, stampa e distribuzione, che fanno almeno metà del costo di una copia, li dovreste togliere. Infatti il Corriere della Sera fa pagare, per un anno, un pelo meno di 200 euro, rispetto ai 450 euro della copia in edicola; lo stesso fa Repubblica.

3. Ai fini della pubblicità, solo le vendite delle copie su carta offrono la resa per cui gli inserzionisti pagano. Provate a vedere un annuncio sulla copia digitale, dove occupa un quarto dello spazio rispetto a quella di carta.

Il confronto che è stato fatto fra Ads e Audipress da una parte e Auditel dall’altra non sta in piedi. Auditel si riferisce a un prodotto omogeneo: lo spot, il programma. Le copie digitali offrono un prodotto radicalmente diverso ai fini della pubblicità.

Questo il quadro complessivo dei giornali a diffusione nazionale:

Quotidiani
nazionali
Vendite
aprile
2016
Vendite
marzo
2016
Vendite
febbraio
2016
Vendite
aprile
2015
Vendite
febbraio
2015
Vendite
febbraio
2014
Vendite
febbraio
2013
La Repubblica212.070
215.705216.256233.457238.476271.600327.905
Il Corriere della Sera208.530212.415213.010225.064232.800259.556313.892
La Stampa134.650134.777137.015149.629152.663170.610192.027
Il Sole 24 Ore86.28488.18687.49288.12194.639108.263127.437
Il Giornale69.82573.09571.00374.48581.99195.122113.271
Libero31.34332.241
31.58035.27036.01943.87355.466
Il Fatto Quotidiano35.69134.66433.75335.05938.59947.81851.403
Italia Oggi26.40823.096
24.55031.38826.87027.05637.970
Avvenire20.76420.53721.41522.25320.64118.75121.985
Il Manifesto8.6368.606
8.9199.58610.02510.23512.417

Ed ecco il quadro complessivo dei giornali locali. Dove diminuisce, in modo analogo a quello che succede con Repubblica e Corriere, il distacco fra i primi due concorrenti, il Messaggero di Roma e il Resto del Carlino di Bologna: il quotidiano di proprietà del costruttore Caltagirone ha perso 6.500 copie da aprile 2015 ad aprile 2016; il giornale del gruppo Monti-Riffeser ha perso 4.750 copie in 12 mesi. Nella tabella che segue li ordiniamo per numero di copie vendute.

Quotidiani
locali
Vendite
aprile
2016
Vendite
marzo
2016
Vendite
febbraio
2016
Vendite
aprile
2015
Vendite
febbraio
2015
Vendite
febbraio
2014
Vendite
febbraio
2013
Il Messaggero 99.101 99.457102.117 105.639110.152117.669138.640
Il Resto del Carlino 96.602 96.62297.765 101.356107.150108.151118.217
La Nazione 73.838 74.62976.376 79.64684.07786.67594.878
Il Gazzettino 49.314 50.30651.175 53.23554.78259.34565.362
Il Secolo XIX 45.592 44.16345.816 45.69446.62251.54559.976
Il Tirreno 42.370 42.49643.257 42.49647.97054.30358.701
Unione Sarda 40.811 39.38039.916 41.40542.37246.71351.144
Messaggero Veneto 39.085 39.82239.781 39.90241.07242.10643.435
Il Giorno 38.653 40.50738.977 36.09140.40139.15741.782
Nuova Sardegna 35.490 35.47235.211 37.20137.88242.46445.276
Il Mattino 34.080 34.60435.431 38.42738.92644.71750.577
L’Arena di Verona 25.097 24.83225.528 26.28427.01628.78631.718
L’Eco di Bergamo 24.525 24.45425.093 25.99427.00029.48332.974
La Gazzetta del Sud 23.600 23.67523.829 25.34526.32432.43136.012
Il Giornale di Vicenza 23.391 23.48424.147 24.72726.18226.89829.628
Il Piccolo 22.284 22.26222.585 23.56824.31926.14728.487
Il Giornale di Brescia 20.863 20.42420.943 22.97222.89725.89428.899
La Provincia (Co-Lc-So) 20.796 20.44821.011 21.88122.44323.94928.441
Gazzetta del Mezzogiorno 20.542 20.79520.812 21.76122.76424.81128.465
La Gazzetta di Parma 19.472 19.58819.951 20.65920.90322.22124.446
Libertà 19.233 19.31919.467 20.41620.41121.16622.790
Il Mattino di Padova 19.001 20.47919.590 19.88420.30222.14123.452
Il Giornale di Sicilia 17.999 18.18417.850 20.28321.13824.59430.441
La Gazzetta di Mantova 17.921 17.95218.286 18.93319.47520.71721.793
La Sicilia 17.309 16.97617.717 19.02019.46422.15425.898
La Provincia di Cremona 14.278 14.25514.655 14.82515.23316.26317.402
Il Tempo 13.778 16.93713.997 14.07714.31223.13531.030
Il Centro 13.441 13.86213.946 14.37914.93016.54219.145
La Provincia Pavese 13.111 13.13013.360 13.84314.54815.32816.718
Alto Adige-Trentino 12.795 13.10413.119 13.78314.05815.38716.744
L’Adige 12.467 12.67712.913 13.38013.62114.18715.448
La Nuova Venezia 12.031 13.13211.542 12.28112.54213.82014.796
La Tribuna di Treviso 11.064 12.08411.133 11.53211.85412.77913.486
Corriere dell’Umbria 10.775 11.28710.882 10.95211.07412.28814.569
Corriere Adriatico 10.738 10.82911.081 11.30211.97212.61714.937
Nuovo Quot. di Puglia 10.725 10.82511.105 12.02412.28713.11913.419

Dalla tabella abbiamo tenuto fuori i giornali che ad aprile 2016 risultano aver venduto meno di 10.000 copie. Sono La Gazzetta di Reggio (8.971), La Gazzetta di Modena (7.612), La Nuova Ferrara (6.696), il Quotidiano del Sud (7.130) il Dolomiten (7.134), il Corriere delle Alpi (4.771).

Nell’ultima tabella mettiamo insieme i dati di vendita (sempre in edicola) dei quotidiani sportivi, separando i risultati dell’edizione del lunedì, che è sempre quella più venduta.

Quotidiani
sportivi
Vendite
aprile
2016
Vendite
marzo
2016
Vendite
febbraio
2016
Vendite
aprile
2015
Vendite
febbraio
2015
Vendite
febbraio
2014
Vendite
febbraio
2013
Gazzetta dello Sport Lunedì 175.118 167.864175.759 188.453185.729204.404243.886
Gazzetta dello Sport 157.622 148.521150.171 160.290161.954175.795203.203
Corriere dello Sport Lunedì 106.087 105.987110.678 115.462130.876135.974182.016
Corriere dello Sport 87.640 86.05291.733 93.55897.276115.666131.583
Tuttosport Lunedì 72.096 66.63472.944 64.08977.12699.39987.744
Tuttosport 58.390 56.09057.715 57.48656.44462.27471.372
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