Vendite giornali gennaio 2016: confronti su mese e su anno

Vendite giornali in edicola a gennaio 2016: confronti mese su mese e anno su anno
Vendite giornali in edicola a gennaio 2016: l’articolo di Italia Oggi

ROMA – Vendite giornali in edicola a gennaio 2016. I dati Ads (Accertamento diffusione stampa) segnano un rimbalzino dei tre principali giornali italiani rispetto a dicembre 2015, ma un profondo rosso rispetto a un anno prima. In una tendenza che mese su mese è quasi sempre negativa, la Repubblica resta ancora il quotidiano più acquistato in edicola con 218.566 copie.

Il giornale fondato da Eugenio Scalfari, che dal 15 gennaio 2016 è diretto da Mario Calabresi ha venduto 2.700 copie in più rispetto a dicembre 2015 e 3.500 in più rispetto al Corriere della Sera. Ma si assottiglia di altre 400 copie il distacco fra Repubblica e Corriere, avendo quest’ultimo venduto 215.059 copie a gennaio, 3.000 in più rispetto al mese precedente ma 19 mila meno di un anno prima, 87 mila in meno rispetto al 2013, cioè 3 anni fa. Peggio ancra Repubblica, che è a meno 26 mila copie rispetto all’anno scorso e a meno 95 mila copie rispetto a 3 anni fa Vedi anche: il duello fra Corriere e Repubblica.

La Stampa guadagna mille copie rispetto a dicembre, attestandosi a 140.327 acquisti in edicola. Il Sole 24 Ore “cresce” di 67 copie, arrivando a 87.094.  Dati incoraggianti? No, se si considerano quelli anno su anno, con Repubblica che soffre un’emorragia di copie a un ritmo di 30.000 all’anno, 22.500 il Corriere, 10.000 La Stampa e il Sole. Questo il quadro complessivo dei giornali a diffusione nazionale:

Quotidiani
nazionali
Copie vendute
in edicola
gennaio 2016
Vendite
gennaio
2015
Vendite
gennaio
2014
Vendite
gennaio
2013
La Repubblica218.566244.438271.893313.986
Il Corriere della Sera215.059234.439263.530302.701
La Stampa140.327155.254172.008188.342
Il Sole 24 Ore87.09495.233113.324128.811
Il Giornale70.67484.70792.591107.184
Libero33.48136.93641.79552.812
Il Fatto Quotidiano34.50837.57645.80347.143
Italia Oggi23.98626.70926.98738.622
Avvenire24.92023.67521.33721.668
Il Manifesto8.61510.3649.76312.036

In lieve ripresa (sempre mese su mese) anche i giornali locali. Anche se, considerando i numeri anno su anno, il Messaggero ha perso quasi 50.000 copie in tre anni, quasi 20.000 il Resto del Carlino, 17.000 la Nazione e Il Gazzettino, 15.000 Il Tirreno, 11.500 il Secolo XIX. Nella tabella che segue li ordiniamo per numero di copie vendute.

Quotidiani
locali
Copie vendute
in edicola

gennaio 2016
Vendite
gennaio
2015
Vendite
gennaio
2014
Vendite
gennaio
2013
Il Messaggero103.812112.485120.164152.334
Il Resto del Carlino99.987109.205109.410117.133
La Nazione77.69285.45288.04794.921
Il Gazzettino51.71555.84059.37068.526
Il Secolo XIX46.97247.27152.65158.500
Il Giorno39.96641.09339.72941.684
Il Tirreno44.17648.68954.88059.529
Messaggero Veneto40.45241.75242.43243.082
Unione Sarda40.19042.63945.77348.732
Il Mattino36.52840.96844.88954.681
Nuova Sardegna35.60938.30941.89044.528
L’Arena di Verona26.51327.59428.82031.153
L’Eco di Bergamo26.22427.78129.77232.419
Il Giornale di Vicenza25.20026.09227.20729.305
La Gazzetta del Sud24.03126.84332.61835.970
Il Piccolo22.83924.68326.62328.367
Il Giornale di Brescia21.54323.53225.30428.065
Gazzetta del Mezzogiorno20.43023.30625.17128.170
La Provincia (Co-Lc-So)21.22522.87024.19128.112
La Gazzetta di Parma20.86921.45222.92424.365
Libertà20.00620.75421.64822.479
Il Mattino di Padova19.90020.90721.96323.007
Il Giornale di Sicilia18.56121.48125.15830.443
La Gazzetta di Mantova18.75519.91820.87621.858
La Sicilia17.29719.93022.49425.270
La Provincia di Cremona14.82615.75416.32817.000
Il Centro14.21315.30117.17518.416
Alto Adige-Trentino13.52814.31315.39616.593
La Provincia Pavese13.54014.75315.26316.525
Il Tempo13.14715.97322.43723.909
L’Adige13.59513.89514.29715.071
La Nuova Venezia11.66312.76513.82313.892
La Tribuna di Treviso11.57911.94012.79413.195
Nuovo Quot. di Puglia11.36012.19913.16414.274
Corriere Adriatico11.13211.93612.66215.025
Corriere dell’Umbria10.57311.14012.48113.877

Dalla tabella abbiamo tenuto fuori i giornali che a gennaio 2016 risultano aver venduto meno di 10.000 copie. Si tratta della Gazzetta di Reggio (9.267), La Gazzetta di Modena (7.852), La Nuova Ferrara (6.992), il Dolomiten (7.047), il Corriere delle Alpi (5.074). Nell’ultima tabella mettiamo insieme i dati di vendita (sempre in edicola) dei quotidiani sportivi, separando i risultati dell’edizione del lunedì, che è sempre quella più venduta.

Quotidiani
sportivi
Vendite
gennaio
2016
Vendite
gennaio
2015
Vendite
gennaio
2014
Vendite
gennaio
2013
Gazzetta dello Sport Lunedì167.371184.190207.177231.401
Gazzetta dello Sport151.868161.979176.655195.727
Corriere dello Sport Lunedì109.181118.699136.298180.894
Corriere dello Sport91.661100.599120.819139.395
Tuttosport Lunedì72.94477.12699.39987.744
Tuttosport58.58055.77665.83877.656

Perché insistiamo sulle vendite in edicola e teniamo distinte le copie digitali? Per una serie di ragioni che è opportuno riassumere.

1. I dati di diffusione come quelli di lettura hanno uno scopo ben preciso, quello di informare gli inserzionisti pubblicitari di quanta gente vede la loro pubblicità. Non sono finalizzate a molcire l’Io dei direttori, che del resto non ne hanno bisogno.

2. Le vendite di copie digitali possono valere o no in termini di conto economico, secondo quanto sono fatte pagare. Alcuni dicono che le fanno pagare come quelle in edicola ma se lo fanno è una cosa ingiusta, perché almeno i costi di carta, stampa e distribuzione, che fanno almeno metà del costo di una copia, li dovreste togliere. Infatti il Corriere della Sera fa pagare, per un anno, un pelo meno di 200 euro, rispetto ai 450 euro della copia in edicola; lo stesso fa Repubblica.

3. Ai fini della pubblicità, solo le vendite delle copie su carta offrono la resa per cui gli inserzionisti pagano. Provate a vedere un annuncio sulla copia digitale, dove occupa un quarto dello spazio rispetto a quella di carta.

Il confronto che è stato fatto fra Ads e Audipress da una parte e Auditel dall’altra non sta in piedi. Auditel si riferisce a un prodotto omogeneo: lo spot, il programma. Le copie digitali offrono un prodotto radicalmente diverso ai fini della pubblicità.

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