Giornali quotidiani, le vendite in edicola in Italia nel mese di luglio 2021 confermano la tendenza dell’anno. Anzi sembra un po’ peggio. Sportivi a parte, il mercato in giugno aveva registrato un calo dell’8% sull’anno precedente. In luglio 2021 il calo è stato del 9%. In numeri assoluti: 1.274.721 copie vendute in luglio 2020, 1.177.652 vendute nel 2021 di tutti i giornali esclusi gli sportivi. Inclusi gli sportivi, opportunamente rettificati come spiego sotto. Questi i dati del mercato: 1.472.680 nel luglio 2020, 1.398.642 copie nel 2021, un calo del 5,1 %.
Per quanto riguarda gli sportivi, ho ricalcolato la loro incidenza nei dati del mercato perché, fino ad oggi, le loro vendite pesavano in modo anomalo. Infatti, nelle tabelle Ads, da sempre, le vendite dei giornali sportivi erano presentate con 2 numeri: quelli del lunedì e quelli degli altri sei giorni. Era ed è uno dei tanti giochetti degli uomini del marketing per vendere la pubblicità sull’edizione del lunedì a un prezzo più alto. Col senno di poi i capisce che sono espedienti inutili. Sbagliando, sommavo le vendite del lunedì agli altri giorni come se fossero riferite a 7 uscite e non a una sola. Ora ho messo le cose a posto.
Come ripeto da tempo, purtroppo la caduta di vendite in edicola non è compensata dall’incremento delle copie digitali.
Queste sono passate da 396.275 nel 2020 a 431.689 nel 2021. Sono 35 mila copie in più contro le 74 perse in edicola. Con l’aggravante che i numeri del digitale includono tutti i prezzi, che si spingono a sconti superiori al 30%, non si può capire quanto inferiori al margine di contribuzione. Poi c’è sempre il fantasmagorico annuncio di Rcs relativo alla “customer base digitale totale attiva a fine giugno 2021 pari a 336 mila abbonamenti”, di cui però non si trova riscontro nelle tabelle della Ads.
Da quanto precede, una conclusione è certa, soprattutto vedendo i numeri delle vendite dei giornali di luglio 2021. I giornali hanno bisogno di aiuto sia per stabilizzare l’esistente sia per potere investire per il futuro. Rispetto al passato, nel mix prodotto editoriale, processo di produzione industriale e distributivo dei giornali, il peso della tecnologia è molto, forse incommensurabilmente superiore al passato. Ma con i robot non credo andranno molto distante. Il peso del fattore umano è sempre rilevante sia per i lettori consapevoli e informati se non proprio per popolaccio delle t-shirt multicolori, delle scie chimiche e non vax. Sia per la democrazia, di cui una stampa per quanto condizionata e conformista (ma quando non fu?) è condizione essenziale.
Invece, di fronte a una crisi di fronte alla quale quella degli anni ’60 e ’70 impallidisce, il Governo è assente
Una volta c’era Spadolini, ora c’è Draghi, c’era Francesco Compagna, oggi c’è un sottosegretario che i maligni chiamano fantasma. La FIEG, l’associazione di categoria degli editori, lavora tanto sotto traccia che nessuno se ne accorge. Non esprimo opinioni per evitare querele. Idem il sindacato. In Italia ci sono una sessantina di giornali, di cui 3 sportivi e due economico-finanziari. Pochi hanno diffusione e peso nazionale. Solo Corriere della Sera e Repubblica vendono in edicola più di 100 mila copie. Quelli che sono portatori di opinioni spinte, Fatto, Libero, Verità, sono giornali da 20 mila copie, in calo. Il Manifesto resiste con onore e con una buona base digitale, ma siamo sotto le 10 mila copie in entrambe le versioni.
La maggior parte dei quotidiani italiani, una cinquantina, sono a diffusione provinciale o regionale. Questo è il tipo di giornale che soffre di più la crisi, in Europa come negli Usa, paradigma del migliore giornalismo. Springer, l’editore tedesco della Bild che pare abbia speso un miliardo per comprare il sito Politico.com, preventivamente aveva chiuso o venduto i suoi quotidiani locali: e parlo di Berlino, non di Cosenza.
Se la diffusione è insidiata dall’online, se la pubblicità è risucchiata da Google e Facebook, se diffusione e pubblicità sono fagocitate da Rai, Mediaset e Sky, la conclusione è una sola. Che lo Stato intervenga e salvi giornali e giornalisti. Ne conosco pregi e difetti, li frequento da 60 anni, ho fatto una gavetta da film. Ma se non vuole ridurre l’Italia a capitolo di romanzo di George Orwell e passare alla storia come il killer della libertà di informazione e opinione, bisogna che Draghi si metta una mano sul cuore e l’altra alla tasca in cui tiene il portafoglio. Non il suo per carità ma quello della Repubblica italiana.
La tabella delle vendite dei giornali di luglio 2021
Quotidiani | Luglio 2021 | Luglio 2020 | 2021 su 2020 |
L’Adige | 9.582 | 8.803 | 1,08 |
Alto Adige | 4.375 | 6.768 | 0,64 |
L’Arena | 18.563 | 19.722 | 0,94 |
Avvenire | 5.189 | 17.359 | 0,29 |
Il Centro | 9.510 | 9.421 | 1,00 |
Corriere Adriatico | 9.347 | 9.528 | 0,98 |
Corriere della Sera | 165.891 | 173.434 | 0,95 |
Corriere delle Alpi | 4.080 | 4.209 | 0,96 |
Corriere dello Sport | 46.497 | 44.549 | 1,04 |
Corriere dello Sport lun. | 72.484 | 51.296 | 1,41 |
Corriere Umbria | 4.744 | 5.098 | 0,93 |
Dolomiten | 5.636 | 5.432 | 1,03 |
L’Eco di Bergamo | 15.575 | 16.883 | 0,92 |
Editoriale Oggi | 2.994 | 4.063 | 0,73 |
Il Fatto Quotidiano | 27.187 | 29.056 | 0,93 |
Gazzetta Mezzogiorno | 8.479 | 9.814 | 0,86 |
Gazzetta del Sud | 11.148 | 12.238 | 0,91 |
Gazzetta di Mantova | 12.046 | 12.995 | 0,92 |
Gazzetta di Modena | 5.352 | 5.680 | 0,94 |
Gazzetta di Parma | 13.603 | 14.589 | 1,08 |
Gazzetta di Reggio | 5.934 | 6.420 | 0,92 |
Gazzetta dello Sport | 103.096 | 88.356 | 1,16 |
Gazzetta dello Sport lun. | 190.006 | 96.784 | 1,96 |
Il Gazzettino | 34.653 | 35.921 | 0,96 |
Il Giornale | 36.267 | 47.082 | 0,77 |
Giornale di Brescia | 15.317 | 15.397 | 0,99 |
Giornale di Sicilia | 7.139 | 8.075 | 0,88 |
Giornale di Vicenza | 16.212 | 17.038 | 0,95 |
Italia Oggi | 7.945 | 8.000 | 0,99 |
Libero | 22.377 | 25.045 | 0,89 |
Libertà | 13.415 | 14.423 | 0,93 |
Il Manifesto | 6.633 | 7.514 | 0,88 |
Il Mattino | 18.608 | 19.958 | 0,93 |
Il Mattino di Padova | 12.413 | 13.222 | 0,93 |
Il Messaggero | 53.742 | 55.949 | 0,96 |
Il Messaggero veneto | 28.799 | 31.353 | 0,91 |
La Nuova Venezia | 5.715 | 6.717 | 0,85 |
La Nuova Ferrara | 4.577 | 4.775 | 0,95 |
La Nuova Sardegna | 22.529 | 23.323 | 0,96 |
Nuovo quotidiano Puglia | 7.299 | 7.359 | 0,99 |
Il Piccolo | 13.422 | 15.411 | 0,87 |
La Provincia Co-Lc-So | 13.402 | 13.752 | 0,97 |
Provincia di Cremona | 9.552 | 10.262 | 0,93 |
La Provincia Pavese | 7.564 | 8.364 | 0,90 |
Il Giorno | 20.855 | 21.704 | 0,96 |
Il Resto del Carlino | 69.957 | 73.044 | 0,95 |
La Nazione | 47.611 | 51.094 | 0,93 |
Repubblica | 111.868 | 115.857 | 0,96 |
Il Secolo XIX | 25.139 | 28.667 | 0,87 |
La Sicilia | 7.405 | 8.072 | 0,91 |
Il Sole 24 Ore | 32.460 | 38.523 | 0,84 |
La Stampa | 73.442 | 77.533 | 0,94 |
Il Tempo | 7.406 | 8.861 | 0,83 |
Il Tirreno | 24.752 | 27.528 | 0,89 |
La Tribuna di Treviso | 7.696 | 8.395 | 0,91 |
Tuttosport | 28.159 | 37.386 | 0,75 |
Tuttosport lun. | 40.180 | 45.602 | 0,88 |
L’Unione Sarda | 28.088 | 28.679 | 0,97 |
La Verità | 24.158 | 26.312 | 0,91 |