Vendite giornali, settembre 2017: crisi nera. Se editori abbassassero i prezzi e sfruttassero il web…

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Vendite giornali, settembre 2017

ROMA – L’autunno sembra confermare per le vendite in edicola dei giornali quotidiani in Italia la malinconia dei versi di Giuseppe Ungaretti. “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, scriveva nel 1918 nel fondo di una trincea della prima guerra mondiale.

Purtroppo questo struggente senso di disperazione lo si prova dopo le ultime dichiarazioni rilasciate dagli editori allo Ads, Accertamento diffusione stampa, l’istituto che oltre 40 anni certificato a tirature e vendite. Ci riferiamo alle sole vendite in edicola, quello che hanno effetti anche pesanti sul conto economico dei giornali. Corrispondono a altrettanti deliberati atti di acquisto da parte dei cittadini. Sulle altre forme di diffusione non ci allarghiamo. Ai fini pubblicitari cambia poco se quella copia è stata letta perché comprata o perché regalata. Ma gli editori ne hanno fatte troppe, dai pacchi di giornali abbandonati nelle caserme alle misteriose triangolazioni inglesi perché si perda tempo a analizzarle.

Il quadro è desolante. In agosto avevamo notato con sollievo che c’erano tre giornali che avevano venduto più copie dell’agosto 2016: Giorno, Avvenire e Nuova Ferrara. In settembre è rimasto solo il Giorno, affiancato dal Tempo di Roma a presentare un segno +. C’è chi dice che merito è anche grazie a una intensa attività di marketing ma l’edicolante romano non conferma. Resta il fatto che il Giorno privilegia la cronaca, regina del giornalismo come la fanteria lo era delle battaglie e esce a Milano, cuore di una regione tra le più popolate e ricche d’Europa.

Guardando le tabelle qui sotto, non potere non chiedervi: quando uscirà l’ultima copia? Oppure: quando un editore coraggioso ridurrà il prezzo ai minimi, magari a zero, il prezzo di vendita, tagliando le foliazioni sfrondate degli ormai inutili orpelli di cose che si trovano più facilmente online. Non intendiamo le notizie, ma i consigli su come si smacchi, si allatta un bambino o su mostre d’arte e libri. Vai quelle patinate di foto e disegni. Dopo otto anni di crisi e di tagli, veniamo offerti di tanto superfluo  e poche notizie. Così liberati dalle incombenze derivanti da giornali elefantiaci, i redattori potrebbero essere rimessi in circolo, non riciclati, a cercare le notizie. Nelle strade, fra la gente, nelle aule dei tribunali (questo tipo di cronaca, caduto un po’ in desuetudine sembra tornato in auge, guarda caso, sul Giorno), sfogliando i rapporti i dei carabinieri, i mattinali e non solo i siti internet delle Questure o le notizie distillate dai pm delle Procure. Nessun pasto è gratis, non lo sono le notizie se non te le trovi da solo o da sola.

Ultima nota triste. Col mese di settembre anche il Corriere della Sera è sceso sotto le 200 mila copie. Resta il primo perché ha perso meno di Repubblica, stabilmente da mesi in calo di 40 mila copie sul 2016. Ma vorrei vedervi a voi a fare Repubblica in questi tempi di sinistra strappolata e lacerata come ai tempi dei guelfi e ghibellini.

Ed ecco la tabella ormai consueta, desunta da Ads, l’istituto che da 40 anni certifica le tirature e le vendite dei giornali in Italia. Per ogni testata ci sono 3 righe. Si riferiscono rispettivamente a settembre 2017, agosto 2017, settembre 2016. Clicca qui per i dati precedenti.

Questo il quadro complessivo dei giornali a diffusione nazionale:

Quotidiani
nazionali
Vendite  settembre 2017Vendite  agosto 2017Vendite
settembre 2016
Il Corriere della Sera198.761215.085211.959
La Repubblica173.026186.807216.316
La Stampa123.585131.667129.321
Il Giornale55.77958.24368.443
Il Sole 24 Ore50.54947.94765.970
Il Fatto Quotidiano32.26734.14337.620
Italia Oggi18.10625.89130.464
Libero24.97827.26931.004
Avvenire19.37219.91221.288
Il Manifesto7.7147.5758.532
La Verità 21.28622.18437.415

Hanno dimezzato le copie, rispetto al 2007, anche i giornali locali. Che comunque hanno retto l’urto della crisi e dell’avvento delle news online meglio dei giornali a diffusione nazionale. Nella tabella che segue li ordiniamo per numero di copie vendute.

Quotidiani
locali
Vendite   settembre 2017Vendite  agosto 2017Vendite  settembre 2016
Il Resto del Carlino92.136100.17197.681
Il Messaggero87.012100.52397.409
La Nazione67.57474.57875.257
Il Gazzettino45.89448.24752.760
Il Secolo XIX41.38442.12544.035
Il Tirreno38.93141.66342.843
L’Unione Sarda37.33941.19342.497
Messaggero Veneto37.01839.29639.205
Il Giorno42.19242.45438.545
Nuova Sardegna32.88036.50136.652
Il Mattino30.44336.53235.840
L’Arena di Verona22.45024.80424.824
L’Eco di Bergamo22.12523.75123.566
La Gazzetta del Sud20.57823.20423.156
Il Giornale di Vicenza20.95722.93822.716
Il Piccolo20.19020.86322.294
La Provincia (Co-Lc-So)18.43018.47519.616
Il Giornale di Brescia19.04319.96120.088
Gazzetta del Mezzogiorno18.67419.85820.355
Libertà17.50718.07618.936
La Gazzetta di Parma17.27418.47818.584
Il Mattino di Padova17.37418.43318.982
La Gazzetta di Mantova16.25916.41817.683
Il Giornale di Sicilia14.64115.34317.449
La Sicilia15.62416.07216.559
La Provincia di Cremona12.59012.94213.205
Il Centro11.74713.29713.143
Il Tempo14.72215.01110.235
La Provincia Pavese11.42511.13312.699
Alto Adige-Trentino9.91310.67112.432
L’Adige12.18813.71212.605
La Nuova Venezia7.7948.41711.498
La Tribuna di Treviso10.21911.17611.527
Nuovo Quot. di Puglia10.45013.33711.395
Corriere Adriatico13.13714.56514.866
Corriere dell’Umbria10.72510.59510.511
La Gazzetta di Reggio8.3668.6418.839
La Gazzetta di Modena7.4787.8787.676
La Nuova Ferrara6.5487.1166.676
Quotidiano del Sud5.7807.0186.925
Corriere delle Alpi4.7325.2325.024
Quotidiano di Sicilia5.2784.8133.347

Nell’ultima tabella mettiamo insieme i dati di vendita (sempre in edicola) dei quotidiani sportivi, separando i risultati dell’edizione del lunedì, che è sempre quella più venduta.

Quotidiani
sportivi
Vendite  settembre 2017Vendite agosto 2017Vendite
settembre 2016
Gazzetta dello Sport Lunedì174.653231.097190.161
Gazzetta dello Sport159.401204.295167.038
Corriere dello Sport Lunedì97.544121.322110.454
Corriere dello Sport84.828105.98696.501
Tuttosport Lunedì56.16670.68763.734
Tuttosport52.43268.56160.254

Perché insistiamo sulle vendite in edicola e teniamo distinte le copie digitali? Per una serie di ragioni che è opportuno riassumere.

1. I dati di diffusione come quelli di lettura hanno uno scopo ben preciso, quello di informare gli inserzionisti pubblicitari di quanta gente vede la loro pubblicità. Non sono finalizzate a molcire l’Io dei direttori, che del resto non ne hanno bisogno.

2. Le vendite di copie digitali possono valere o no in termini di conto economico, secondo quanto sono fatte pagare. Alcuni dicono che le fanno pagare come quelle in edicola ma se lo fanno è una cosa ingiusta, perché almeno i costi di carta, stampa e distribuzione, che fanno almeno metà del costo di una copia, li dovreste togliere. Infatti il Corriere della Sera fa pagare, per un anno, un pelo meno di 200 euro, rispetto ai 450 euro della copia in edicola; lo stesso fa Repubblica.

3. Ai fini della pubblicità, solo le vendite delle copie su carta offrono la resa per cui gli inserzionisti pagano. Provate a vedere un annuncio sulla copia digitale, dove occupa un quarto dello spazio rispetto a quella di carta.

Il confronto che è stato fatto fra Ads e Audipress da una parte e Auditel dall’altra non sta in piedi. Auditel si riferisce a un prodotto omogeneo: lo spot, il programma. Le copie digitali offrono un prodotto radicalmente diverso ai fini della pubblicità.

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