MILANO – Vittorio Feltri nuovo direttore del quotidiano Libero. Sostituisce Maurizio Belpietro. Dopo 16 anni, Feltri torna così alla guida del giornale da lui fondato nel 2000 e di cui è stato direttore ed editore per 9 anni, fino alle dimissioni nel 2009. La notizia è stata data prima di tutti da Dagospia.
Nato a Bergamo, figlio di Angelo e Adele Feltri, a 19 anni inizia a collaborare con l’Eco di Bergamo; è il 1962 e il giovane Vittorio ‘debutta’ come critico cinematografico. Si trasferisce quindi a Milano dove viene assunto come praticante da La Notte. Nel ’77 approda al Corriere della Sera diretto da Piero Ottone; dopo una pausa in cui fra l’altro scrive sul mensile Prima Comunicazione, tornerà al quotidiano di via Solferino come inviato speciale. In quegli anni Feltri è tra coloro che difendono pubblicamente Enzo Tortora.
Nell’89 assume la direzione de L’Europeo riuscendo, in due anni, a far lievitare le copie vendute. Nel ’92 è alla guida de L’Indipendente, in grave crisi di vendite. Sono gli anni di ‘Mani Pulite’ e Feltri riuscirà a rilanciarlo cavalcando l’indignazione popolare e trasformando la creatura di Ricardo Franco Levi, come dirà lui stesso in un’intervista, da “sala da te’ in una trattoria”.
Complice l’incontro con Silvio Berluconi nel ’93, l’anno seguente viene chiamato alla guida de Il Giornale, dopo l’uscita di scena di Indro Montanelli, dove rimarrà per 4 anni, raddoppiando quasi le vendite a circa 250mila copie. “Me ne sono andato perché ne avevo piene le balle. Dopo 4 anni… i giornali sono come le donne, a un certo punto ti stufi”, spiegherà.
Si arriva così all’avventura di Libero, quotidiano vicino al centro-destra, ma che non lesina critiche alla sua classe dirigente con i toni irriverenti e spregiudicati che caratterizzano il giornalista lombardo. La prima copia uscirà il 18 luglio 2000.
Nel 2009 Feltri assume di nuovo la guida del Giornale, subentrando a Mario Giordano. Lo lascerà nel 2010 per tornare a Libero nel ruolo di direttore editoriale, a fianco di Maurizio Belpietro. Nel 2011 approderà ancora una volta al Giornale come editorialista.
Nel 2010 Feltri è stato sospeso per sei mesi (poi ridotti a 3) dal Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia per il cosiddetto ‘caso Boffo‘, il dossier – con una velina rivelatasi falsa – pubblicato dalle colonne de Il Giornale nel 2009 contro l’allora direttore dell’Avvenire Dino Boffo, che lasciò la guida del quotidiano della Cei. Rimasto vedovo a 24 anni, Feltri ha sposato Enoe Bonfanti. E’ padre di quattro figli, tra cui il giornalista Mattia.
Così aveva annunciato la notizia Alberto Dandolo su Dagospia:
Avvisate Maurizio Belpietro: il nuovo direttore (editoriale, non responsabile) di “Libero” si chiama Vittorio Feltri (ormai non si contano i su e giù tra “Libero” e “Giornale”). Oggi attovagliati al Baretto di Milano in un tavolo riservato brillavano il proprietario di “Libero”, Antonio Angelucci,Vittorio Feltri e Melania Rizzoli che parlavano fitto fitto della questione politica. Infatti la linea di antirenziana e pro Salvini-Meloni di Belpietro è finita al macero. Angelucci è molto vicino (finanziatore?) di Denis Verdini – alla proposta di un contratto di collaborazione Belpietro ha detto no.