Non è vero che Feltri passa a Cairo: “Lancio nuovo settimanale ma non politico”

Pubblicato il 13 Settembre 2012 - 14:39 OLTRE 6 MESI FA
Urbano Cairo (Lapresse)

ROMA – Non è vero che Vittorio Feltri lascerà il Giornale per fare un settimanale con Urbano Cairo. E’ vero invece che il presidente della Cairo Communication (Cairo Editore, Editoriale Giorgio Mondadori e Cairo Publishing) porterà in edicola un nuovo periodico a cadenza settimanale. Cairo racconta a Italia Oggi di voler proseguire per la sua strada, raccogliendo il successo di femminili e familiari. “Io non faccio prodotti politici e quindi non sono un editore che possa interessare a Feltri”.

Nei giorni scorsi era circolata voce circa un possibile approdo di Feltri alla corte di Cairo, più di una fonte contattata da Italia Oggi aveva confermato il gossip.Ma qualcosa si deve essere interrotto nei contatti tra i due.

La nuova creatura, almeno nelle ipotesi formulate da Italia Oggi, avrebbe dovuto essere un settimanale di politica e attualità. Il terzo lancio di Cairo editore in meno di un anno dopo quelli di Settimanale Nuovo e del femminile F, che hanno già dato buoni risultati in edicola.

Ma Cairo ha appena festeggiato un nuovo record: il suo Di più è diventato il settimanale più venduto in edicola. A luglio ha totalizzato 646.750 copie, inseguito a vista dalle 607.309 copie di Sorrisi e Canzoni. Ciò significa che il genere settimanale, femminile e/o familiare, è decisamente nelle corde dell’imprenditore che precisa: “Io stimo Feltri come grande giornalista, questo lo sappiamo. Ma il matrimonio non si farà. Perché io non sto pensando a un settimanale di attualità o politica, in quanto ritengo che un prodotto di quel tipo non abbia spazio in edicola”.

E se invece fosse un quotidiano? “Feltri, lo so, vuole fare un quotidiano politico. Ma se anche mai io avessi voglia di fondare un quotidiano, e non è il caso ora, non farei mai un giornale politico, mi concentrerei su un altro genere di prodotto”. Niente da fare allora, tanto per il momento in casa Cairo non hanno bisogno di alzare le tirature. E Feltri può tenersi il suo super stipendio al Giornale.