WhatsApp cede dati a Facebook, “utenti costretti ad accettare”: indaga Antitrust

WhatsApp cede dati a Facebook, "utenti costretti ad accettare": indaga Antitrust
WhatsApp cede dati a Facebook, “utenti costretti ad accettare”: indaga Antitrust

ROMA – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato due procedimenti istruttori nei confronti di WhatsApp per presunte violazioni del Codice del Consumo. Lo si legge in una nota dell’Antitrust. Un primo procedimento mira ad accertare se la società americana abbia costretto gli utenti ad accettare integralmente i nuovi termini contrattuali, in particolare la condivisione dei propri dati personali con Facebook. L’altro procedimento è diretto ad accertare la vessatorietà di alcune clausole.

Il primo procedimento – spiega la nota dell’Autorità – è diretto ad accertare se la società americana abbia di fatto costretto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare integralmente i nuovi termini contrattuali, in particolare la condivisione dei propri dati personali con Facebook, facendo loro credere, con un messaggio visibile all’apertura dell’applicazione, che sarebbe stato, altrimenti, impossibile proseguire nell’uso dell’applicazione medesima.

 

Ma come funziona? Il progetto è quello di collegare i numeri di telefono degli utenti di Whatsapp con i sistemi di Facebook, in modo che il social network possa offrire migliori suggerimenti di amici e mostrare inserzioni più pertinenti. In pratica un vero e proprio portone sull’incremento dei ricavi da pubblicità anche se si parla di servizi utili come l’avviso di transazioni fraudolente da parte di chi sta cercando di usare le nostre carte di credito o la possibilità di ricevere la notifica della compagnia aerea sul ritardo di un volo. In più viene assicurato che i messaggi crittografati rimarranno privati e nessun altro potrà leggerli.

La stessa Whatsapp informa che potranno scegliere di non condividere le informazioni con Facebook. Per farlo dovranno deselezionare l’apposita voce nelle impostazioni. Se volete evitare che Facebook “spii” i vostri numeri di telefono, i contatti e altri dati contenuti nell’applicazione che passeranno automaticamente al social network, quando arriva l’avviso per accettare i termini dovete digitare su ‘leggi’ e rifiutare le nuove condizioni. Se invece avete già chiuso il pop up senza nemmeno leggerlo, per bloccare il consenso avrete trenta giorni di tempo. Basterà cliccare su impostazioni, poi su account e infine sulla spunta accanto alla voce “condividi info account” negando il consenso.

“L’effetto di condizionamento – secondo l’Antitrust – sarebbe stato, peraltro, rafforzato dalla prespuntatura apposta sull’opzione Facebook in una schermata di secondo livello alla quale l’utente accedeva, dal messaggio principale, tramite apposito link”. L’altro procedimento istruttorio è diretto ad accertare la vessatorietà di alcune clausole inserite nei “Termini di utilizzo” di WhatsApp Messenger riguardanti, in particolare, la facoltà di modifiche unilaterali del contratto da parte della società, il diritto di recesso stabilito unicamente per il professionista, le esclusioni e le limitazioni di responsabilità a suo favore, le interruzioni ingiustificate del servizio, la scelta del Foro competente sulle controversie che, ad oggi, è stabilito esclusivamente presso Tribunali americani.

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