ROMA – Apple vs Samsung. Il capitolo più recente è stato scritto a New York il 14 marzo: Samsung è sbarcata in grande stile in territorio americano, a due passi dall’Apple Store più simbolico che si trova sulla Fifth avenue, per presentare il suo nuovo smartphone di fascia alta, il Galaxy S4.
Sono passate poche ore e l’Apple è passata al contrattacco. Ha creato sul suo sito una pagina ad hoc, “Why-iPhone“, in cui spiega che come il melafonino non c’è nessuno. Un chiaro messaggio al rivale coreano (e non solo) che sta rosicchiando sempre più fette di mercato nel settore hi-tech.
“C’è l’iPhone. E poi ci sono tutti gli altri“, questo lo slogan che campeggia sulla pagina dedicata. Per l’offensiva, l’azienda di Cupertino mette così in campo le sue risorse di marketing, da sempre un punto forte a partire dal famoso Think Different. “Cosa rende un iPhone unico? Forse il fatto che permette di fare tante cose. E così facilmente. Sono le due ragioni per cui chi lo usa dice di amarlo. Ma forse ce ne sono altre”, continua Apple che sciorina 12 ragioni per cui preferire il suo smartphone.
“È l’unico ad avere il display Retina e il comando vocale Siri. Ha una ‘grande’ batteria che dura otto ore e nonostante tutto il dispositivo è sottile. La fotocamera è la più popolare al mondo. Il processore A6 lo rende veloce ma efficiente nei consumi. Ogni dettaglio è stato curato senza danneggiare la performance”, scrive l’azienda sul sito ricordando che il dispositivo ha vinto quattro riconoscimenti del J.D. Power and Associates, società statunitense che misura la soddisfazione dei consumatori.
Che Apple abbia iniziato pesantemente a difendere il suo iPhone dalle mire espansionistiche della concorrenza si è capito anche grazie all’intervento del suo responsabile marketing Phil Schiller che qualche giorno fa ha dato una stoccata non da poco al sistema operativo Android, quello usato da Samsung, definendolo “vecchio e frammentato”.
I numeri parlano chiaro e Apple ha raggiunto il suo massimo di popolarità, e ora il mercato, ma soprattutto gli azionisti, hanno bisogno di carne fresca, possibilmente un iPhone low cost per aggredire il mercato dei paesi emergenti come la Cina.
Se succederà, la scelta obbligata di Apple sarà un’altra forzatura alla sua filosofia, e la strada intrapresa sarà finalmente la stessa della concorrenza. A quel punto, trovandosi a duellare ad armi pari, Apple avrà solo un’alternativa di fronte alla potenza di fuoco di coreani e cinesi: alzare l’asticella dell’innovazione per tornare a primeggiare.