Wikipedia torna online in Turchia: la censura dell'enciclopedia online era incostituzionale Wikipedia torna online in Turchia: la censura dell'enciclopedia online era incostituzionale

Wikipedia torna online in Turchia: la censura era incostituzionale

Wikipedia torna online in Turchia: la censura dell'enciclopedia online era incostituzionale
Wikipedia torna online in Turchia: la censura era incostituzionale (foto Ansa)

ROMA – Wikipedia torna a funzionare in Turchia: dopo oltre due anni e mezzo, l’enciclopedia online non sarà più censurata. Lo ha annunciato l’autorità di controllo delle tecnologie informatiche e di comunicazione (Btk), dopo che il 26 dicembre la Corte costituzionale di Ankara ha stabilito a maggioranza che il blocco dell’accesso al sito web viola la libertà d’espressione.

Il blocco verrà rimosso dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza da parte della Corte costituzionale, ha precisato l’ente di controllo di internet in Turchia. La censura è in vigore dal 29 aprile 2017 ed era stata imposta dopo che l’enciclopedia online non aveva ottemperato alla richiesta di rimuovere contenuti ritenuti “offensivi” da Ankara, che in alcune pagine veniva accusata di sostegno a gruppi terroristici.

La misura è stata fortemente condannata in questi anni dai gruppi in difesa della libertà d’espressione. La Turchia censura migliaia di siti web accusati di diffondere materiale illegale, tra cui presunta propaganda terroristica. In passato anche social network come Facebook e Twitter sono stati temporaneamente bloccati.

Blocco di Wikipedia: la battaglia di Wikimedia Foundation.

Wikimedia Foundation, l’organizzazione no profit che gestisce Wikipedia, aveva presentato domanda al tribunale più alto della Turchia per contestare il blocco all’accesso. “Uno dei problemi tristi è questo: abbiamo espresso su ogni piattaforma sin dal primo giorno che il processo di blocco dell’accesso all’intera Wikipedia era illegale”, ha scritto su Twitter Gonenc Gurkaynak, un avvocato che rappresenta Wikimedia. “Tuttavia, abbiamo dovuto trascinare la questione presentando una causa sia alla (Corte costituzionale) che alla (Corte europea dei diritti dell’uomo) e lottare per questo problema per anni”, ha detto.

La sentenza è stata approvata da una maggioranza di 10 a sei in tribunale, ha affermato Yaman Akdeniz, un avvocato che aveva presentato domanda in tribunale come utente. La Turchia ha bloccato Wikipedia nell’aprile 2017 quando l’autorità per il controllo delle telecomunicazioni ha citato una legge che le consente di vietare l’accesso a siti ritenuti osceni o una minaccia alla sicurezza nazionale. (Fonti: Ansa e Agi).

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