ROMA – Spunta a sorpresa nella legge di bilancio un bonus malus per le auto in base alle emissioni di Co2. La novità arriva con un emendamento approvato dalla commissione bilancio della Camera. Dal primo gennaio 2019 ci sarà un’imposta crescente – dai 150 ai 3.000 euro – se si immatricolerà un’auto nuova con emissioni superiori ai 110 g/km, mentre sarà dato un incentivo – da 6.000 a 1.500 euro – per i veicoli con emissioni tra 0 e 90 g/km di CO2.
La maggior parte delle utilitarie (intese come modelli piccoli o medio-piccoli, che rientrano nei segmenti A – le classiche city car – e B – small cars come ad esempio una Fiat Punto o una Peugeot 208), non sono toccate dalle novità o lo sono in minima parte: le loro emissioni di CO2 sono comprese tra i 90 e i 110 grammi/chilometro, che è l’area per la quale non ci sono né incentivi né penalizzazioni.
Per i modelli di segmento B, invece, spesso le versioni più diffuse ricadono nella zona neutra, mentre quelle di punta (specie e benzina) incappano in lievi penalizzazioni (sforano i 110 g/km ma spesso restano entro i 120, cosa che consente di ridurre la sovrattassa a 150 euro). È il caso di Audi A1, Citroen C3, Ford Ka+, Ford Fiesta, Hyundai i10, Kia Rio, Mazda2, Mini tre porte, Opel Adam, Peugeot 208, Renault Twingo, RenaultClio, Skoda Fabia e Toyota Yaris.
Sovrattassa tra i 150 e i 300 euro per tutte le Dacia Sandero, le Fiat Panda, le Fiat 500 (tranne la poco diffusa Twin Air), Hyundai i20, Kia Picanto, Lancia Y e Opel Corsa.
Alcuni di questi modelli sono offerti anche con alimentazione a gas e talvolta ciò consente loro di evitare la sovrattassa.
Salendo di dimensioni, diventa molto difficile non incappare nella sovrattassa. Nel segmento C (berline medie), si salvano solo versioni particolari di alcuni modelli. E le penalizzazioni per i motori a benzina possono anche arrivare ai 1.500-2.000 euro.
Capitolo Suv e crossover. Chi ha scelto questa categoria, con il nuovo meccanismo di bonus-malus sulla CO2, arriverà a pagare 100-150 euro, per i modelli tipo la Renault Captur, 400-500 euro per la Opel Mokka fino ai 2.500 fissi di Land Rover Discovery e Mercedes Gle.
Incentivi auto fino a 6mila euro, ecco quali sono i modelli
L’incentivo di 6.000 euro pieni andrà innanzitutto ai modelli totalmente elettrici come Smart, Citroen C Zero, Peugeot iOn, Nissan Leaf e Renault Zoe a medie e crossover come la Volkswagen e-Golf e la Hyundai Kona e a modelli di lusso come le Tesla e la nuovissima Audi e-Tron.
Molte ibride plug-in si fermeranno a 3.000 euro. Come la Hyundai Ioniq (la cui versione ibrida classica non guadagnerà alcun incentivo), Bmw 530e, Kia Niro (che avrà solo 1.500 euro per la versione ibrida classica), Mini Countryman, Porsche Panamera 2.9 Hybrid, Toyota Prius e Volvo V60. La Range Rover, sforando i 70 g/km, avrà diritto a 1.500 euro; come la versione base della ben più piccola Lexus CT. Gli altri modelli del marchio giapponese (satellite premium della Toyota) famoso proprio per le ibride resteranno senza contributi (e le suv pagheranno anzi fino a 1.000 euro di sovrattassa).
Rientrerà nei 1.500 euro di incentivo la Toyota C-Hr ibrida, come quasi tutte le Yaris e le Auris a propulsione mista (le Rav4, invece, pagheranno fra i 300 e i 400 euro di sovrattassa).