MILANO – L’Italia spegne i vecchi diesel. Da lunedì 1 ottobre infatti in molte regioni del nord entreranno in vigore le nuove limitazioni permanenti del traffico previste dall’Accordo di Bacino Padano per migliorare la qualità dell’aria. Limitazioni che sono più ampie rispetto a quelle dello scorso inverno: le misure infatti riguardano 1,1 milioni di auto che prima non erano toccati dagli stop.
I conti li ha fatti il Sole 24 Ore, su dati Unrae. Quest’anno il bando in Piemonte, Lombardia e Veneto riguarderà anche le vetture Euro 3 a gasolio, che spiega il quotidiano economico, sono grosso modo quelle immatricolare tra il 2001 e il 2005.
Per migliorare la qualità dell’aria e in “contrasto all’inquinamento atmosferico”, specifica l’articolo 1 dell’accordo, che riguarda l’Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, è prevista “una limitazione della circolazione dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, da applicare entro il 1 ottobre 2018, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 18,30, salve le eccezioni indispensabili, per le autovetture e i veicoli commerciali di categoria N1, N2 ed N3 ad alimentazione diesel, di categoria inferiore o uguale ad Euro 3”.
“La limitazione è estesa alla categoria Euro 4 entro il 1 ottobre 2020, alla categoria Euro 5 entro il 1 ottobre 2025” scrivono. La limitazione, concludono, “si applica prioritariamente nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti presso i quali opera un adeguato servizio di trasporto pubblico locale, ricadenti in zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10 o del biossido di azoto NO2”. Per quanto riguarda, invece, Roma la sindaca Virginia Raggi nel febbraio scorso ha detto che “a partire dal 2024 nel centro della Capitale sarà vietato l’uso di veicoli privati alimentati a diesel”.