Autovelox, multe: la foto dell’infrazione viola la privacy, condannato Comune

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Autovelox: la foto dell’infrazione viola la privacy, condannato Comune

ROMA – Autovelox, multe: la foto dell’infrazione viola la privacy, condannato Comune. Sulla scorta delle disposizioni del Garante della Privacy, il Tribunale di Rovigo ha respinto il ricorso del Comune di Adria contro la sanzione da 4mila euro per aver inviato a casa dell’automobilista la foto dell’infrazione per eccesso di velocità a corredo della multa.

Non si può fare – ha ragione l’automobilista – quando la foto riproduca un soggetto estraneo alla multa, per esempio un passeggero seduto accanto al conducente: si tratta di una palese violazione della privacy.

In effetti, sulla questione della privacy è intervenuto anche il Ministero dell’Interno con la pubblicazione di una direttiva volta a stabilire le istruzioni per la Polizia Stradale per meglio garantire il rispetto della privacy personale degli automobilisti.

Si può essere fotografati solo per una infrazione del codice della strada (non sono ammesse controlli o schedature del traffico). Nessuno, al di fuori della Polizia o dello stesso interessato alla foto, può accedere a tale documentazione, neanche un familiare. Gli strumenti di controllo sono autorizzati a riprendere solo la persona del conducente, esclusi dall’obiettivo eventuali passeggeri, anche se seduti sul posto anteriore. Se queste sono presenti vanno oscurate.

Le immagini relative alla multa non devono mai essere inviate a casa del responsabile dell’infrazione insieme al verbale: qualora l’interessato lo desideri può consultare le foto al posto di Polizia.

 

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