Bollo auto 2017 in scadenza: ecco chi deve pagarlo e come fare

Bollo auto 2017 in scadenza: ecco chi deve pagarlo e come fare
Bollo auto 2017 in scadenza: ecco chi deve pagarlo e come fare

ROMA – Il bollo auto dovuto ad aprile 2017 dovrà essere pagato entro il 31 maggio. La tassa automobilista è dovuta dai proprietari di autoveicoli con oltre 35 Kw e il pagamento spetta ai residenti delle Regioni che non hanno stabilito altri termini di scadenza. Il bollo può essere versato alle Agenzie Postali, su apposito bollettino di conto correnti, agli uffici dell’A.c.i. e presso tabaccherie e agenzie di pratiche auto.

Il sito Sermetra, della più grande Rete di Agenzie di Pratiche Auto in Italia, spiega che il bollo auto scade nei mesi di aprile, agosto e dicembre a seconda della Regione e che va pagato nel mese successivo. Dunque per la tassa in scadenza ad aprile 2017, i proprietari delle auto avranno tempo fino al 31 maggio per mettersi in paro con il pagamento.

E se il termine è già scaduto? Per chi dimentica di pagare sono previste sanzioni e interessi che vengono calcolati in base ai giorni di ritardo, spiega il sito Sermetra:

“Bollo scaduto – Tra il quindicesimo e il trentesimo giorno
Versamento effettuato tra il quindicesimo e il trentesimo giorno successivo alla scadenza del termine previsto per il pagamento, si applica una sanzione pari al 1,50% della tassa originaria, oltre gli interessi legali giornalieri calcolati sugli effettivi giorni di ritardo la cui percentuale annua è pari allo 0,2%.

Bollo scaduto – Tra il trentunesimo e il novantesimo giorno

Versamento effettuato dopo il trentesimo giorno di ritardo ma non oltre i 90 giorni si applica una sanzione pari al 1,67% della tassa originaria, oltre gli interessi legali giornalieri calcolati sugli effettivi giorni di ritardo la cui percentuale annua è pari allo 0,2%.

Bollo scaduto – Dopo il novantesimo giorno ma entro un anno
Versamento effettuato dopo il novantesimo giorno di ritardo ma entro un anno si applica una sanzione pari al 3,75% della tassa originaria, oltre gli interessi legali giornalieri calcolati sugli effettivi giorni di ritardo la cui percentuale annua è pari allo 0,2%.

Bollo scaduto – Oltre un anno

Versamento effettuato oltre un anno di ritardo, si applica una sanzione pari al 30% della tassa originaria più gli interessi pari all’1% fisso per ogni semestre maturato di ritardo”.

A spiegare chi deve pagare il bollo nella sezione motori è il sito del Messaggero:

“Dipendenti, pensionati, persone fisiche non titolari di partita Iva, collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori occasionali. E ancora: imprenditori artigiani e commercianti, agenti e rappresentanti di commercio; lavoratori autonomi, professionisti titolari di partita Iva iscritti o non iscritti in albi professionali; società di persone, società semplici, Snc, Sas, Studi Associati; società di capitali ed enti commerciali, SpA, Srl, Soc. Cooperative, Sapa, Enti pubblici e privati diversi dalle società; istituti di credito, Sim, altri intermediari finanziari, società fiduciarie; enti che non svolgono attività commerciali; organi e amministrazioni dello Stato”.

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