CITTA’ DEL MESSICO – ”Strano che Sebastian Vettel abbia vinto quattro Mondiali e Lewis Hamilton soltanto tre”. Una provocazione quella di Fernando Alonso durata lo spazio di pochi giorni visto che, a due Gran Premi dal termine della stagione (Brasile e Abu Dhabi), Lewis Hamilton, il primo pilota di colore della storia della Formula 1, è riuscito ad agguantare il ‘collega’ tedesco della Ferrari vincendo a Città del Messico il Mondiale della consacrazione come miglior pilota attuale.
Il tutto a vantaggio di un Circus, quello passato di mano dal vecchio Ecclestone agli americani di Liberty Media, costantemente alla ricerca di personaggi pronti a fare scintille per riportare lo show in uno sport diventato ormai più utile ad accompagnare il sonno che a soddisfare la voglia di motori degli appassionati.
E chi meglio di Hamilton, il ragazzino della pista accanto che si è fatto uomo tra spot e glamour, passando dall’etichetta di figlioccio di Ron Dennis a paladino degli anti-Trump può meglio rappresentare l’immagine della Formula 1 moderna.
Un pilota capace di andare con classe e rabbia più forte di tutti, ma anche sensibile ai problemi ambientali e pronto a cambiare il suo stile di vita abbracciando la scelta vegana nel rispetto della sua salute e dell’amore per gli animali.
In pista un vero super atleta che oggi, a 32 anni, può davvero dire di essere diventato grande come uomo e come driver grazie ai suoi quattro titoli meritatissimi (nel 2008 con la McLaren e nel 2015-2015 sempre con la Mercedes) e di poter puntare a diventare uno dei più forti di sempre avvicinandosi al record delle sette corone iridate conquistate da Michael Schumacher.
Proprio lui che invece di sognare le gesta di Re Michael è cresciuto ispirandosi all’indimenticato e indimenticabile Ayrton Senna che solo per quella maledetta giornata dell’1 maggio si è dovuto fermare a tre Mondiali.
Poker, quello dell’asso del volante venuto da Stevenage, arrivato in una stagione cominciata in salita per l’inglese e la Mercedes per il ritorno prepotente della Ferrari di nuovo competitiva dopo diversi anni di brutte figure.
Una Rossa capace di mettere in grande difficoltà l’inglese che è, però, riuscito a sfruttare al massimo gli errori degli uomini di Maranello culminati nel ‘pasticciaccio brutto’ di Singapore con Vettel e Raikkonen capaci di autoeliminarsi al via in una corsa che doveva e poteva essere vinta agevolmente dal Cavallino Rampante.
Dopo una prima metà di 2017 in costante affanno con un Vettel in grado di allungare in classifica, Hamilton non si è perso d’animo ed è riuscito a rimontare ed a non sbagliare niente dalla fine della pausa estiva in poi, vincendo anche a Monza davanti ad una sconsolata ‘marea Rossa’.
I tanti tifosi ferraristi che anche quest’anno dovranno vedere gli altri festeggiare un titolo che manca a Maranello dal 2007 con Raikkonen e che ad un certo punto del campionato era sembrato possibile, ma che la forza e la maturità di Hamilton l’hanno rimesso nella sempre più scintillante cassaforte della Mercedes.
Stella d’Argento che, vinto anche il Costruttori, trionfa per il quarto anno consecutivo nella classe regina dando l’impressione, con un Hamilton così, di voler continuare ancora a lungo. Red Bull e Ferrari sono avvertite.
Albo d’oro del Mondiale piloti di F1.
- 1950 Giuseppe Farina (Ita) Alfa Romeo
1951 Juan Manuel Fangio (Arg) Alfa Romeo
1952 Alberto Ascari (Ita) Ferrari
1953 Alberto Ascari (Ita) Ferrari
1954 Juan Manuel Fangio (Arg) Maserati-Merceded Benz
1955 Juan Manuel Fangio (Arg) Mercedes-Benz
1956 Juan Manuel Fangio (Arg) Ferrari
1957 Juan Manuel Fangio (Arg) Maserati
1958 Mike Hawthorn (Gb) Ferrari
1959 Jack Brabham (Aus) Cooper-Climax
1960 Jack Brabham (Aus) Cooper-Climax
1961 Phil Hill (Usa) Ferrari
1962 Graham Hill (Gb) Brm
1963 Jim Clark (Gb) Lotus-Climax
1964 John Surtees (Gb) Ferrari
1965 Jim Clark (Gb) Lotus-Climax
1966 Jack Brabham (Aus) Brabham-Repco
1967 Denis Hulme (Nze) Brabham-Repco
1968 Graham Hill (Gb) Lotus-Cosworth
1969 Jackie Stewart (Gb) Matra-Cosworth
1970 Jochen Rindt (Aut) Lotus-Cosworth
1971 Jackie Stewart (Gb) Tyrrel-Cosworth
1972 Emerson Fittipaldi (Bra) Lotus-Cosworth
1973 Jackie Stewart (Gb) Tyrrel-Cosworth
1974 Emerson Fittipaldi (Bra) McLaren-Cosworth
1975 Niki Lauda (Aut) Ferrari
1976 James Hunt (Gb) McLaren-Cosworth
1977 Niki Lauda (Aut) Ferrari
1978 Mario Andretti (Usa) Lotus-Cosworth
1979 Jody Scheckter (Saf) Ferrari
1980 Alain Jones (Aus) Williams-Cosworth
1981 Nelson Piquet (Bra) Brabham-Cosworth
1982 Keke Rosberg (Fin) Williams-Cosworth
1983 Nelson Piquet (Bra) Brabham-Bmw turbo
1984 Niki Lauda (Aut) McLaren-Tag Porsche turbo
1985 Alain Prost (Fra) McLaren-Tag Porsche turbo
1986 Alain Prost (Fra) McLaren-Tag Porsche turbo
1987 Nelson Piquet (Bra) Williams-Honda turbo
1988 Ayrton Senna (Bra) McLaren-Honda turbo
1989 Alain Prost (Fra) McLaren
1990 Ayrton Senna (Bra) McLaren
1991 Ayrton Senna (Bra) McLaren
1992 Nigel Mansel (Gb) Williams
1993 Alain Prost (Fra) Williams-Renault
1994 Michael Schumacher (Ger) Benetton
1995 Michael Schumacher (Ger) Benetton
1996 Damon Hill (Gb) Williams
1997 Jacques Villeneuve (Can) Williams
1998 Mika Hakkinen (Fin) McLaren-Mercedes
1999 Mika Hakkinen (Fin) McLaren-Mercedes
2000 Michael Schumacher (Ger) Ferrari
2001 Michael Schumacher (Ger) Ferrari
2002 Michael Schumacher (Ger) Ferrari
2003 Michael Schumacher (Ger) Ferrari
2004 Michael Schumacher (Ger) Ferrari
2005 Fernando Alonso (Spa) Renault
2006 Fernando Alonso (Spa) Renault
2007 Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari
2008 Lewis Hamilton (Gbr) McLaren-Mercedes
2009 Jenson Button (Gbr) Brawn Gp
2010 Sebastian Vettel (Ger) Red Bull
2011 Sebastian Vettel (Ger) Red Bull
2012 Sebastian Vettel (Ger) Red Bull
2013 Sebastian Vettel (Ger) Red Bull
2014 Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes
2015 Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes
2016 Nico Rosberg (Ger) Mercedes
2017 Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes.