Fap, cosa è il filtro antiparticolato che migliora l’impatto ambientale

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Fap, cosa è il filtro antiparticolato che migliora l’impatto ambientale

ROMA – Il filtro antiparticolato, o FAP, è un dispositivo in grado sia di migliorare la sicurezza alla guida che l’impatto ambientale, in quanto riduce drasticamente i consumi. Si utilizza sulle auto diesel e offre davvero tanti vantaggi.

Rispetto al filtro tradizionale, il FAP presenta alcune differenze. In sostanza, si tratta di una camera di combustione nella quale convogliano tutte le polveri sottili responsabili dell’inquinamento atmosferico. Le polveri, tramite un processo particolare, vengono filtrate e poi bruciate a temperature elevatissime. Questo filtro è dotato di una spia che con un segnale luminoso o acustico (in base al modello delle auto diesel sul quale è montato) avvisa l’automobilista del processo di combustione in corso. Il filtro funziona sia nella stagione calda, che comporta un innalzamento delle temperature, sia in inverno, dove il diesel fatica di più a funzionare in maniera ottimale. 

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Il FAP incamera le particelle nocive quando si circola con l’auto in città, per poi bruciarle nei viaggi più lunghi. Come per tutti i dispositivi, anche il FAP presenta vantaggi e svantaggi. Tra questi, troviamo l’essere soggetto all’usura del tempo. Tuttavia, si può considerare usurato un FAP dopo molti chilometri (tra i 120mila e i 180mila, che variano in base all’utilizzo che si fa della vettura).

Per quanto riguarda la manutenzione, non sono richieste particolari operazioni, ma ricordiamo che è essenziale aggiungere l’apposito additivo appena la spia ne darà avviso e mantenerlo pulito. Se si dovessero notare anomalie, meglio recarsi in una officina, così da intervenire in maniera tempestiva e non incorrere in spese ingenti o peggio ancora in una compromissione della sicurezza alla guida.

Perché il FAP particolato funzioni in maniera ottimale, è necessario, ogni tanto, effettuare un viaggio più lungo del solito e al di sopra dei 60 chilometri orari, in modo che venga messo in funzione e non si intasi. Attenzione anche a seguire le indicazioni riportate sul manuale di manutenzione in dotazione, soprattutto per quanto riguarda l’additivo disostruente. 

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