Ferrari e Ducati, in Formula 1 il Cavallino è tornato rampante, nel Moto GP la potenza della Ducati esalta

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 4 Aprile 2021 - 09:29 OLTRE 6 MESI FA
Ferrari e Ducati, in Formula 1 il Cavallino è tornato rampante, nel Moto GP la potenza della Ducati esalta

Ferrari e Ducati, in Formula 1 il Cavallino è tornato rampante, nel Moto GP la potenza della Ducati esalta

Ferrari, la sfida in Formula 1. Il Cavalllino è tornato rampante. Leclerc e Sainz buona la prima. Red Bull mai così vicina alla Mercedes. In MotoGP la potenza Ducati esalta. Il debuttante Bastianini subito nei Top 10. Bagnaia mezz’ora da Marquez, male Rossi.

Ferrari e Ducati, buona la prima gara mondiale. Il Cavallino è tornato rampante seppur resta ancora lontano da Mercedes e Red Bull. Ma c’è.

I progressi sono incoraggianti e evidenti. “Ma loro sono più forti, comunque noi ce la giochiamo“ ha detto Matteo Binotto, direttore sportivo della scuderia di Maranello.

In MotoGP ha vinto il miglior Vinales di sempre. Ma bene sono andati i piloti Ducati. Francesco Bagnaia detto “Pecco” è stato protagonista in Qatar con una mezz’ora alla Marquez. Dimostrando lucidità e concretezza nel gestire una gara complessa.

Bastianini ha centrato un brillante esordio. Sulla Ducati Desmosedici del team Esponsorama, il campione del mondo 2020 della Moto2 ha chiuso con un decimo posto che fa ben sperare per il resto della stagione. È piaciuto molto Johann Zarco, secondo, a conferma del suo stato di grazia.

Non a caso sabato scorso sul lungo rettilineo di Losail ha toccato i 362,4 km/h con la Ducati, battendo il primato precedente stabilito da Andrea Dovizioso nelle prove libere del Gp Italia 2019 al Mugello – sempre sulla Ducati – con 356,7 km/h.

Un notevole balzo in avanti per il francese che con la sua Ducati Pramac ha dimostrato numeri da campione del mondo.

Valentino Rossi, nove mondiali nel palmares, non c’è.  Almeno in gara. Gli è sempre più difficile stare lassù con i guerrieri da podio. Ma non molla. Nelle prove è stato beffato per 26 millesimi da Vinales.

Formula Uno – Ha vinto Re Hamilton, Ferrari sesta

Ma c’è voluta tutta la sua classe per battere  un Max Verstappen che l’aveva in pugno.  Il “sorpasso“ cancellato dalla giuria ha mandato su tutte le furie l’olandese. Morale: Verstappen ha perso una  gara che aveva vinto, Hamilton ha vinto una gara che aveva perso.

Alle loro spalle un Bottas che in partenza si era fatto beffare da Leclerc. Quarto Norris  con la McLaren, rifilando una ventina di secondi al nuovo compagno Daniel Ricciardo. Un leone.

I piloti  Ferrari? Sesto Leclerc, ottavo Sainz che ha pagato caro l’errore in qualifica ma ha dimostrato di avere il ritmo di Leclerc. Buon segno. Inizio da incubo per Vettel. Splendido il  giapponese Yuki Tsunoda, classe 2000, alla guida dell’AlphaTauri (sede a Faenza).

È andato meglio del suo compagno di scuderia, Pierre Gasly.

Ora il circo lascia il Bahrain 

Il 18 aprile c’è la tappa inaugurale europea  : si corre ad Imola, autodromo glorioso dove gli appassionati hanno visto correre e vincere stelle di prima grandezza come Nelson Piquet e dove alla curva Tamburello ha perso la vita Ayrton Senna ( primo maggio 1994 ). Campione leggendario, amatissimo, tre volte iridato.

MotoGP – Alla prima stagionale in Qatar

Ha vinto un perfetto e sorprendente  Mavericks Vinales su Yamaha. Lo spagnolo ha trionfato prendendo il comando a otto giri dalla fine. Ha regolato Johann Zarco (secondo) che, in sella ad una Ducati-Pramac,  all’ultimo respiro ha superato la Ducati-Lenovo di Bagnaia.

Quarta piazza per il campione in carica Johan Mir, beffato da Zarco e Bagnaia in un arrivo thrilling. Alle sue spalle un’altra Yamaha di Fabio Quartararo, la Suzuki di Alex Rins e l’Aprilia di Aleix Espargaro;  quest’ultimo ha saputo tener testa alla Ducati combattendo quasi alla pari con Yamaha e Suzuki.

Chiudono la top ten la Honda di Pol Espargaro e le due Ducati di Jack Miller ( mai protagonista ) ed Enea Bastianini ( alla sua prima MotoGP. Valentino Rossi, su Yamaha Petronas,  dopo aver centrato il quarto posto in qualifica,  è arrivato dodicesimo. Con lui sono crollate le gomme. E domenica 4 aprile si ricomincia a Doha, la capitale del Qatar, golfo Persico.  Le Ducati inseguono conferme e rivincita.