Formula uno, Gp Brasile. Hamilton in versione Senna fa impazzire i brasiliani e tiene aperta la sfida con Verstappen

Gp del Brasile, quart’ultima prova del Mondiale: trionfo di Hamilton in versione Senna ma Verstappen ha limitato i danni ed è restato al comando con 14 punti di vantaggio.

Basteranno? La partita iridata è tutta aperta e domenica prossima c’è la prova verità in Qatar su un circuito inedito dove la MotoGP è di casa ma dove le monoposto non hanno ancora gareggiato. Dunque una incognita che rende seducente l’appuntamento. E il duello Red Bull e Mercedes incandescente, torrido. E già volano gli stracci tra le due scuderie. Comunque vada a finire una cosa è certa: Hamilton e Verstappen sono da applausi. Sono gli entusiasmanti mattatori di una corrida pazzesca. I dominatori assoluti di un Mondiale iniziato il 28 marzo in Bahrain e che si risolverà verosimilmente poco prima di Natale al fotofinish.

Perché il Re Nero non vuole abdicare, fiero dei suoi sette titoli: e perché il giovane Tulipano sente che quest’anno può essere la volta buona, la sua Red Bull-Honda è una garanzia e lui non è mai stato così in forma, così gladiatore. Sa anche vendere cara la pelle. E lo ha dimostrato a Interlagos (San Paolo) dove è andato oltre i limiti per salvare la vittoria. Quello che ha fatto Hamilton – con rabbia, orgoglio, talento cristallino – è a dir poco da cineteca.

Il sorpasso su Verstappen

Il suo sorpasso su Verstappen farà la storia: Giro 59, Lewis salta Max, si invola con un capolavoro. La torcida giallo verde di San Paolo è tutta con lui. Ricorda l’amato e indimenticato Ayrton Senna e ciò basta per impazzire di gioia.

Hamilton, penalizzato due volte in tre giorni e recuperato 25 posizioni, ha inventato una rimonta impensabile. Impossibile. Eppure ce l’ha fatta. Già al Giro 48 aveva provato a uccellare l’intrepido giovanotto olandese ma il Tulipano, con una manovra dubbia, lo aveva spinto fuori dalla pista per difendere la prima posizione. Undici giri dopo la severa lezione. Dietro ai virtuosi solisti il tenero Bottas che restando a ridosso dei due ha complicato la strategia Red Bull ed è salito sul podio.

Quarto Perez che invece il podio lo ha perso per la Virtual Safety Car ma si è consolato con il giro più veloce ( il 71esimo alla media di 218,453 km/h). Quinto Leclerc e sesto Sainz: la Ferrari ha così blindato il terzo posto della classifica costruttori precedendo la McLaren. Che è quello che voleva, per quest’anno. Per il Cavallino è stato un weekend positivo.

Il calendario

Domenica 21 terzultima gara in Qatar. Le ultime due corse si disputeranno in dicembre: il 5 a Gedda in Arabia Saudita e il 12 ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati arabi.

Gestione cookie