MotoGP, Fabio Quartararo campione del mondo, a Misano vittoria di Marquez. Ovazioni per l’addio di Valentino Rossi

MotoGp. Il francese Fabio Quartararo, 22 anni, è il nuovo campione mondiale della MotoGP. Con due turni di anticipo.  È il primo francese iridato della storia  della Top Class. Titolo conquistato con merito, tenacia, passione, intelligenza tattica. E grazie ad una Yamaha perfetta. 

Peccato per Pecco Bagnaia, secondo in classifica,  caduto a 5 giri dal traguardo mentre era in testa. E stava andando benissimo tenendo a debito distanza   – con una Ducati in netta crescita – un ritrovato Marquez. Addio sogni di gloria. Addio alla possibilità di tenere aperto il Motomondiale.

Il circuito di Misano non ha tradito le attese dei fan del MotoGp: emozioni, cadute, brividi, sorpassi rischiosi . Ha trionfato  “ El Diablo “ il pilota che ha vinto di più e sbagliato di meno. 

Delirio ai box Yamaha, baci e abbracci, copiose lacrime. E i genitori fieri che gli hanno detto “Fabio, grazie“. Nient’altro. Per Quartararo anche un Red carpet rosso fuoco, raffiche di fiammate coreografiche, la bandiera francese sventolata con smisurato orgoglio.

Due Yamaha sul podio insieme al sorprendente Bastianini che era partito addirittura 16esimo con la Ducati Avantia. Quartararo quarto, quinto Zarco. Nono Luca Marini, decimo Valentino Rossi . Commovente l’abbraccio dei due fratelli. La MotoGP si è conclusa. Restano ancora due prove ( Portogallo e Spagna).

Pomeriggio indimenticabile per il MotoGp

Spettacolo nello spettacolo. Per Valentino Rossi al passo d’addio. Non hanno badato alle spese: Frecce Tricolori, striscioni, coreografie speciali nella tribuna dei fans, applausi e cori. Giallo ovunque: il popolo di Valentino raccolto nella solita “ marea gialla “. 

Immensa la scritta “ Che storia…”, disegnata da Aldo Drudi e stampata sui poster del GP del “ Made in Italy e dell’Emilia Romagna”.  Per il Dottore si sono mossi in tanti, felici di partecipare ad una festa-evento che finirà nelle cineteche, nei libri dello sport (e non solo).

Un nome su tutti: Giacomo Agostini. A 79 anni si è rimesso la tuta per sfilare con la leggendaria Mv Augusta, rendere omaggio a Valentino con il prestigio dei suoi 15 Mondiali vinti. Con il consueto stile ha pubblicamente incoronato Rossi. Dicendo: “È lui il mio vero erede. Abbiamo avuto lo stesso dono: l’amore per la velocità e le gare. Valentino è più mediatico di me, io ero più timido. Ma i tempi sono diversi“.

Griglia di partenza  da urlo: tre Ducati in prima fila. 

Mai successo nella storia della Rossa. In testa Bagnaia (quarta pole consecutiva, quinta stagionale) con Miller e Marini. Seconda fila tre moto di tre diverse scuderie: P. Espargaro (Honda), Oliveira (Ktm) , Morbidelli (Yamaha).

Terza fila M. Marquez con altre due Ktm (Lecuona e ottavo Petrucci). Quindi le Ducati Pramac di Zarco e Martin. Tra loro l’Aprilia di A. Espargaro. In quinta tre moto giapponesi: Suzuki (Rins), Honda (A. Marquez) e la Yamaha di Quartararo, solo quindicesimo. 

Il francesino, leader del Mindiale, ha sorpreso tutti. A seguire le ultime tre file con Bastianini, Nakagami, Mir ( sesta ); Vinales, B. Binder, Dovizioso ( settima ). A chiudere la griglia Pirro e Valentino Rossi.
Il MotoGP torna in novembre con due prove pressoché inutili. Ormai i giochi sono fatti.

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