Settimana febbrile in casa Ducati, bandiera italiana nel mondo MotoGP: domenica prossima, 6 novembre, a Valencia Pecco Bagnaia può vincere il titolo mondiale. Attesa e ansia sono enormi. Il titolo è inseguito dalla Rossa di Borgo Panigale da 15 anni, dai tempi di Casey Stoner. Di più: da mezzo secolo non si registra la combinazione tutta italiana (moto+pilota). Precisamente dal 1972, anno in cui il leggendario Giacomo Agostini (15 titoli mondiali) in sella alla italianissima MV Agusta, si è aggiudicato il suo ennesimo trofeo iridato.
La più grande rimonta della storia
Pecco Bagnaia dopo la vittoria di Quartararo a Schsenring (Germania, giugno) – 9 round fa – aveva 91 punti di distacco da “El Diablo”, talentuoso alfiere Yamaha. Un abisso virtualmente incolmabile. Una follia sperare in un recupero. Ed invece è accaduto l’incredibile: Bagnaia ha fatto 114 punti in più del rivale ed oggi, alla vigilia del Grande Sogno, può addirittura contare su 23 punti di vantaggio: 258 contro i 235 del francese. Ha collezionato 7 vittorie (in 20 gare) contro le tre di Quartararo. Dunque gli bastano solo due punti per conquistare il titolo mondiale. Ecco perché, comprensibilmente, la tensione nel team è alle stelle.
Festa di tifo, maxischermi in piazza e in fabbrica
Il popolo rosso è in fermento. Galleggia in uno stato di agitazione e inquietudine galoppante. Siamo già nella effervescenza condita di riti scaramantici. Si rinnovano persino le antiche credenze popolari capaci di allontanare la sfortuna, tipo il ferro di cavallo. Il “Pecco Fan Club” sarà alloggiato nella tribuna Azul inferiore (settore 3). In piazza d’Armi a Chivasso (città natale di Bagnaia) e all’interno dell’area pista della azienda Ducati (Borgo Panigale), saranno installati dei maxischermo per seguire la gara di Valencia (domenica, ore 14, 27 giri, 108 km). Previsto il possibile passaggio di testimone in diretta con Valentino Rossi, l’ultimo italiano vincitore del Momdiale della classe regina, nel 2009. Davanti a 120 mila spettatori.