MotoGP, ultima gara di calendario a Valencia (domenica 14 novembre, ore 14.00) con l’addio di Valentino Rossi

MotoGP storico. Sul circuito spagnolo di Valencia ( domenica 14, ore 14.00) si celebrano due eventi sportivi di rara intensità emotiva. 1 l’incoronazione di Fabio Quartararo, campione del mondo della top class. 2 l’addio alle corse di Valentino Rossi.

Due storie che si incrociano in una singolare staffetta. El Diablo per la prima volta in carriera conquista il titolo iridato. Oltretutto il primo per la Francia.

Il Dottore abbandona le gare dopo 26 stagioni, 115 MotoGp vinti, 9 titoli mondiali con tre diverse scuderie : Aprilia, Honda, Yamaha.

Chiude alla soglia dei 43 anni di cui 35 vissuti da corridore. Si può dire che Valentino è diventato una icona del Made in Italy . Un mito senza confini e senza tempo. Nella sua ultima conferenza stampa da pilota (mercoledì 11) ha  ribadito: “Continuerò a correre  come pilota d’auto, cercherò di divertirmi. E voglio divertirmi anche ora, apprezzando il momento. Anche se so che da lunedì sarà totalmente diversa“.

Poi un assaggio di show: ha posato con le 9 moto con cui ha vinto i titoli mondiali, commentando serafico:  “Questa è una collezione da far paura, il suo valore è inestimabile “.

Quartararo è un  predestinato. A 15 anni è arrivato nel Mondiale Moto3 dopo aver vinto a soli 13 anni il Mondiale jr. Nel 2019  è approdato alla Yamaha Petronas subito incantando.

Il suo capotecnico Diego Gubellini gli svela i segreti per sviluppare  una sensibilità sempre maggiore con il mezzo e i risultati sono puntualmente arrivati. Quest’anno è stato l’unico a far volare la M1 nelle diverse condizioni a conferma che la Yamaha non è la moto più facile della griglia. Fabio ha aggiunto talento, costanza,  senso tattico. È andato in difficoltà solo a Barcellona dove ha chiuso 13esimo.

Poi a Misano, nella tana della Ducati, su una pista dove la Rossa aveva dominato nelle ultime tre stagioni , l’acuto che ha zittito tutti. Ma già in Austria si era capito che questa era la volta buona per il titolo.

Spiace che al passo d’addio di Valentino non ci sia Marquez, costretto a fermarsi per problemi di vista (diplopia, cioè visione doppia). Avrebbe desiderato esserci. Invece stagione finita e dubbi sul futuro sportivo.  Un’altra stella cadente del glorioso Circus.   Dopo 144 cadute in 9 anni di MotoGP – 50 solo nel biennio 2017-2028 –  per Marquez si profila addirittura il ritiro. A Valencia finisce un’era.

Gestione cookie